Ikea, bilancio in crescita

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Ikea ha concluso in Italia l’anno fiscale 2013/2014 forte di un fatturato di 1,55 miliardi euro, facendo pertanto registrare un aumento pari alll’1,8% a/a. I visitatori, come comunica di concerto con i dati del bilancio una nota ufficiale rilasciata dalla multinazionale, sono aumentati più del fatturato (per un totale del +5,7%).

I mobili sono in questo momento una rappresentanza superiore al 58% del fatturato e stanno facendo rilevare vendite stabili, con un aumento dell’11% per quanto riguarda il comparto legato all’assortimento bagno.

Le vendite online rappresentano attualmente l’1,5% del fatturato.

C’è anche un’altra buona notizia per quanto concerne il mercato del lavoro e le sue condizioni. Il 91% dei 6.244 collaboratori di Ikea sono assunti a tempo indeterminato. Il 67% di tutta la forza lavoro può vantare invece contratti part-time, con una media di circa 24 ore settimanali. Stando ad un’analisi condotta da Ernst&Young, nell’anno fiscale 2013 sugli impatti diretti ed indiretti generati da tutte le attività economiche del gruppo svedese sul territorio italiano, la filiera nazionale di Ikea in Italia produce ben ventunomila posti di lavoro. Si tratta dunque di un valore aggiunto totale uguale a 1,286 miliardi di contribuzione fiscale. com/als.

Questi i dati più importanti comunicati nella nota dall’azienda svedese:

Nel mobile la quota di mercato in Italia è salita al 9,4% rispetto all’8,9% dell’anno precedente. I visitatori dei 21 negozi sono stati 47,2 mln, in crescita del 5,7%. Positivo l’impatto del nuovo negozio di Pisa, aperto a marzo 2014, che nei primi mesi di apertura, fino ad agosto, ha registrato un fatturato di oltre 37 milioni di euro. Senza la nuova apertura di Pisa, il fatturato avrebbe avuto una lieve crescita, intorno allo 0,5%. Per il futuro Ikea punta in Italia ad allargare l’e-commerce (che ha portato a 23,2 milioni di vendite) e ad aumentare i punti vendita, ma non prima del 2016. Ci vuole tempo. Vogliamo avere un terzo negozio a Roma, ma non abbiamo ancora una soluzione, un quarto negozio nell’area di Milano, vicino a Varese, siamo molto interessati a un negozio a Verona, in Sardegna vicino a Cagliari e anche a Palermo sarebbe molto interessante. A Perugia intanto il progetto va avanti.

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