La fortuna di Ikea non ha eredi

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 Il fondatore di Ikea è stato un genio nella scelta della linea di prodotti vincenti, nella scelta del modello che ha convinto numerosi consumatori in tutto il mondo. L’azienda, partita nel 1943 è oggi leader mondiale nel settore dell’arredamento e le prospettive per il futuro sono senza precedenti. Eppure, in tutta questa storia c’è un neo: the king of Ikea non ha successori.

Ingvar Kamprad ha tre figli e 86 anni. Non è certo un giovanotto ma finora le redini dell’azienda restano nelle sue mani.

C’è stato soltanto un passaggio di consegne, con la definizione del ruolo di amministratore delegato e presidente a Mikael Ohlson. Kamprad ha conservato per sé il ruolo di consigliere e guida delle varie fondazioni create a corredo dell’attività aziendale.

La questione ereditaria si è fatta più urgente non tanto per le condizioni di salute del fondatore, ma per il fatto che tra le mani del fortunato vincitore dell’eredità Ikea ci finisce davvero un pozzo senza fondo di ricchezze.

Basta considerare quello che Ikea ha saputo fare in un anno considerato di crisi, il 2012: le vendite sono cresciute del 9,5 per cento fino a raggiungere un volume di 27 miliardi di euro e l’obiettivo per il 2020 è di raddoppiarle completamente.

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