Il fondo di solidarietà appeso ad un filo

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 L’ABI e le associazioni di consumatori si sono date appuntamento oggi per discutere dell’estensione del Piano famiglie che dovrebbe consentire alle persone in difficoltà nel rimborso del mutuo, di aderire ad una forma di finanziamento ad hoc per distendere i rapporti con gli istituti di credito.

 Fermo nel limbo il Fondo di solidarietà

Il documento da firmare è già disponibile, ma quel che urge è trovare un accordo prima di fare pressione sul governo. Queste “agevolazioni” se così si possono chiamare, scadranno il 31 gennaio, quindi tra quattro giorni. Poi si potrebbe aprire una fase di limbo tutt’altro che interessante.

Da diverse settimane si discute sulla moratoria dei mutui che nel 2009 era addirittura stata introdotta come  misura temporanea di sostengo alle famiglie. Dopo 4 proroghe adesso il Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa è un’istituzione, un paracadute finanziario che si apre sempre.

 Le soluzioni per chi non riesce a pagare le rate del mutuo

Adesso c’è solo da sbrogliare il nodo burocratico. Il Fondo di solidarietà ha sempre avuto una vita travagliata, una nascita difficile e un’alimentazione precaria, ma è sempre stato considerato fondamentale: i primi 20 milioni di euro sono stati esauriti in pochissimi mesi. Adesso però, anche la riforma del lavoro ci ha messo lo zampino e si vorrebbe estendere in toto il piano famiglie all’universo dei precari. Sarà possibile?

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