Al vaglio in questi giorni c’รจ la questione del pagamento dellโImu da parte della Chiesa. Il governo sta giungendo ad una decisione che potrebbe far discutere e suscitare polemiche.
Pare che la Chiesa pagherร lโImu, ma non per tutti i suoi immobili e per tute le sue attivitร .
Fino a questo ennesimo step, tale riduzione contemplava solo le strutture utilizzate a scopi benefici, per le quali sarร prevista lโesenzione.
Il regolamento proposto dal governo, perรฒ, โsalvaโ la Chiesa anche nei casi di attivitร โmista”. Parliamo di casi in cui, in altri termini, si ottengono profitti. Anche in questi casi, la Chiesa non dovrร pagare lโImu.
Il regolamento Imu destinato alla chiesa รจ quindi piรน โsoftโ di quanto giร ci si aspettava.
Il governo supera le obiezioni del Consiglio di Stato รจ leva pertanto lโobbligatorietร del pagamento dellโimposta per le attivitร โmisteโ. Una norma definisce lโente no profit della Chiesa per garantire questo โscontoโ, ma la norma non agevola allo stesso modo i contribuenti italiani.
Il regolamento per la chiesa รจ dunque una definizione specifica e โAd hocโ su ciรฒ che รจ no profit. Le attivitร miste alle quali si fa riferimento sono molte e sono inerenti ad alberghi, ostelli, cliniche ecc.
Le obiezioni del Consiglio di Stato sono incentrate soprattutto sulla supervisione dellโEuropa. Infatti, la Commissione Europea potrebbe multare lโItalia nel caso riscontrasse gli estremi per una accusa di aiuti di Stato illegali. Una multa quantificabile in 3 miliardi di euro.