Inflazione europea in recupero

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Buone notizie sul fronte europeo, in un 2015 che fino a questo momento ha regalato piรน dolori che gioie. Si pensi alla Grecia, ad esempio.

Doveva essere l’anno della svolta e, forse, alla lunga cosรฌ sarร . Per il momento il bilancio non รจ del tutto roseo in termini di ripresa nel Vecchio Continente e di preciso nella zona euro. Eppure, qualcosa, a poco a poco si muove.

Piccoli passi avanti dell’inflazione della zona con la moneta unica, che grazie all’aiuto della Bce sta cercando di tirarsi fuori dalla spirale di prezzi negativi e calo dei consumi. Eurostat ha confermato che a marzo il tasso annuale di inflazione nella zona euro รจ salito a quota -0,1%, rispetto a febbraio quando si era attestato a -0,3%. Un anno prima era a 0,5%.

Guardando ai dati dell’intera Ue, si replica l’andamento con un -0,1% dopo il -0,3% di febbario, un anno prima era a 0,6%.

Nella zona dell’euro, il tasso di inflazione era sceso sotto zero a dicembre (-0,2%), a gennaio era a quota -0,6%. In Italia, il tasso annuale di inflazione a marzo รจ sceso invece a 0% dopo 0,1% a febbraio. Un anno prima era allo 0,3%

I tassi negativi

Tassi negativi di inflazione sono stati registrati a marzo ancora in dodici Paesiย membri: in Grecia (-1,9%), Cipro (-1,4%) e Polonia (-1,2%) le dinamiche peggiori. Rispetto a febbraio sono calati in tre stati, sono rimasti stabili in altri tre e sono aumentati in 22. L’impatto piรน forte al rialzo nella zona euro si รจ registrato nei prezzi di ristoranti e caffรจ (+0,11%), affitti (+0,09%), tabacco (+0,07%); carburanti per trasporti (-0,44%), olio da riscaldamento (-0,16%) e tlc (-0,06%) hanno registrato l’impatto piรน forte al ribasso.