Irpef, tagli nel 2017?

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Il governo italiano punta forte sul taglio delle tasse per soffiare sul tenue focolare della ripresa italiana. Il piano, ancora in via di definizione, probabilmente giungerà sul tavolo della convention dei leader del Pse di metà marzo.

Arriva dal vice ministro dell’Economia, Enrico Morando. Che conferma come la prima strategia d’intervento potrebbe essere il taglio dell’Irpef – l’imposta sui redditi dei cittadini -: inizialmente, una sua risistemazione è stata programmata per il 2018, ma il vice ministro non esclude che sia possibile, se le cose dovessero andare un po’ per il verso giusto, anticipare al 2017 iniziative che oggi programmiamo per il 2018.

Secondo Morando, comunque, “adesso è presto per dirlo”. Intanto quello che “è già deciso”, ricorda, è che “scatterà dal primo gennaio del 2017 una riduzione di quattro punti dell’aliquota Ires”.

Morando esclude che la diminuzione delle imposte sul reddito delle società “possa essere anticipata al 2016. Quindi immagino che questa scadenza, cioè l’inizio della riduzione della pressione fiscale sull’Ires, che è fissata al primo gennaio 2017, rimarrà fissata per il primo gennaio 2017. Non ci sono altre ipotesi allo studio”. Ricorda ancora il vice ministro: “L’impegno che ci siamo presi è quello di intervenire per la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro e sull’impresa, quindi bisognerà dare anche sul versante dell’Irpef un profilo che sia in grado di ottenere questo risultato. Poi, che si intervenga direttamente sull’Irpef o che si intervenga indirettamente attraverso la riduzione del prelievo contributivo fiscalizzando oneri contributivi, questo lo vedremo successivamente, quando saremo in grado di ipotizzare concretamente l’intervento”.

Insomma, il cantiere fiscale è aperto e i lavori stanno per entrare nel vivo. Anche perché il clima internazionale sembra favorevole: l’esito del G20 dei giorni scorsi, a Shanghai, è stato proprio l’impegno dei grandi a riconoscere la necessità di fare di tutto per sostenere la crescita economica.

 

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