L’Istat ha rivistoย al rialzo le stime sulla crescita del nostro Paese. Nel contempo, l’Istituto di Statistica ha previstoย un recupero del reddito disponibile da qui al 2017, nonchรฉ un calo della disoccupazione e di conseguenzaย una crescita della domanda interna finalizzataย al supporto di consumi e Pil.
Le previsioni dell’Istat sono state inserite all’interno dellaย “Prospettiva per l’economia italiana nel 2015-2017” che si aprono con una revisione del Pil per l’anno 2015: la crescita reale che si attendeย passa dallo 0,5% stimato a novembre allo 0,7% attuale. Una tendenza che sarร confermata anche dal prossimo biennio: l’economia crescerร dell’1,2% l’anno prossimo e dell’1,3% durante ilย 2017.
Appaiono chiariย anche i driver della crescita: durante il 2015ย il progresso del Pil sarร sostenuto soprattutto dalla domanda estera (0,4 punti percentuali), mentre nel biennio biennio successivo il rafforzamento ciclico determinerร un apporto crescente della domanda interna (+0,8 e +1,1 punti percentuali) mentre il conseguente aumento delle importazioni favorirร una diminuzione del contributo della domanda estera netta nel 2017. L’Istat si attende anche un aumento della spesa delle famiglie (+0,5%) a seguito del miglioramento del reddito disponibile e scommette sul graduale aumento dell’occupazione che dovrebbe rafforzare i consumi privati (+0,7% l’anno prossimo, +0,9% quello successivo).
Come accennato, all’incrementoย dell’occupazione (+0,6% in termini di unitร di lavoro) si accompagnerร una moderata riduzione del tasso di disoccupazione che, nel 2015, si attesterร al 12,5%. Nel 2016, poi, diminuirร al 12% per scendere l’anno dopo all’11,4%. Per tornare sotto il 10%, perรฒ – come previsto dal governo -, bisognerร aspettare almeno il 2019. Segnali positivi anche dagli investimenti che torneranno a crescere giร da quest’anno (+1,2%) grazie al miglioramento delle condizioni di accesso al credito e delle aspettative associate a una ripresa della dinamica produttiva.