La Corte dei Conti denuncia i rischi delle mancate entrate

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 La preoccupazione della Corte dei Conti su queste “coperture fragili” sono in un nuovo documento, già inviato ai presidenti delle Camere, accluso alla relazione quadrimestrale di cassa. Il documento tiene conto delle “prospettive della finanza pubblica dopo la Legge di Stabilità” del governo Letta, e serve, chiarisce il nuovo presidente Raffaele Squitieri durante un briefing, “a fornire una visione generale dei conti pubblici a Parlamento e Governo anche in questa fase particolare della formazione del nuovo esecutivo”. Secondo Squitieri “ci sono segnali, direi modesti, di ripresa e noi monitoriamo la situazione. La Corte sarà vigile”. La situazione post-Stabilità rappresentata dalla Corte sembra ‘delicata’: il 2014 rimane un anno di “tregua fiscale” ma c’è il rischio delle entrate future.

Per la Corte dei Conti il debito pubblico e il fisco limitano la crescita

La Corte dei Conti esamina anche l’accelerazione dei pagamenti della Pubblica amministrazione che non hanno dato una determinata spinta all’economia nè pensa ci siano grandi spazi di manovra per la crescita con l’azione di revisione della spesa portata avanti dal commissario Carlo Cottarelli.

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Così come la stretta creditizia non inizierà a diminuire quest’anno a causa dei vincoli imposti da Basilea 3 e dagli stress test (la Corte segnala ”la mancata trasmissione al settore reale delle condizioni di abbondante liquidità che si riscontrano sul mercato finanziario”). Quindi il 2014, visto dalla Corte dei Conti come un anno di ”tregua” dovrebbe rappresentare anche l’occasione di influire fortemente sulle riforme, alcune già attive, per aumentare la crescita del Pil.

 

 

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