La Banca d’Italia ha presentato i dati legati al credito alle imprese dimostrando che queste realtร medio piccole che caratterizzano e rappresentano l’essenza dell’economia italiana, sono ancora ossessionate dalla stretta del credito. L’analisi che della situazione propone la CGIA di Mestre.ย
La stretta creditizia nei confronti delle imprese continua. Seppur in frenata, anche lo scorso mese di settembre i prestiti bancari alle imprese (societร non finanziarie) sono diminuiti, rispetto allo stesso periodo dellโanno scorso, dello 0,9 per cento.
โNonostante la forte iniezione di liquiditร immessa sul mercato dalla BCE in questโultimo anno โ segnala il segretario della CGIA Renato Mason โ il perdurare della contrazione dei prestiti alle imprese rischia di penalizzare gli investimenti. Eโ vero che sta aumentando lโutilizzo degli impianti, ma per riagganciare la ripresa รจ necessario tornare ad investire. Per questo auspichiamo che il Governo incentivi le politiche per lโinnovazione e la crescita che non potranno prendere slancio senza uno sblocco del creditoโ.
Al netto delle societร assicurative e finanziarie, alla CGIA si guarda con interesse allโaumento della raccolta registrata dal settore privato:
โRispetto ad un anno fa โ conclude Mason โ i depositi sono aumentati del 3,4 per cento. Speriamo che questa inclinazione delle famiglie a risparmiare sia una scelta temporanea che preluda, una volta consolidata la fiducia, ad una immissione di questi soldi nel mercato per rilanciare i consumiโ.