La trimestrale Fox delude gli analisti

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Qualcosa non quadra. Anche se apparentemente i conti sono in positivo. La 21st Century Fox ha riportato utili trimestrali superiori alle aspettative degli analisti, per un bilancio pari a 39 centesimi per azione contro 37 centesimi.

Tuttavia, il giro d’affari del gruppo – nato due anni fa dallo split della vecchia News Corp in due aziende, Fox appunto e la nuova News Corp dedicata alle attività editoriali come il Wall Street Journal – ha deluso, scendendo del 9,3% a 6,21 miliardi dagli 8,42 miliardi del medesimo periodo dell’anno 2014.

Gli analisti avevano contemplato entrate per 6,41 miliardi. I ricavi annuali sono giunti a 28,99 miliardi, un declino di 2,88 miliardi in confronto al precedente anno fiscale quando al risultato avevano contribuito Sky Italia e Sky Deutschland, dalla cui cessione Fox ha guadagnato 7,3 miliardi di dollari. Il gigante dei mass media di Rupert Murdoch, che raggruppa attività televisive e cinematografiche, ha anche annunciato un piano di riacquisto di titoli propri da 5 miliardi e un dividendo per azione pari a 15 centesimi. Dal primo luglio il gruppo è guidato da James Murdoch, figlio di Rupert, come amministratore delegato.

Rupert Murdoch rimane presidente esecutivo e ha commentato i risultati affermando che Fox ha “compiuto passi avanti operativi nell’ultimo anno che la mettono in buona posizione per avvantaggiarsi della crescente domanda globale di contenuti video di alta qualità”. Nel trimestre, il quarto fiscale per l’azienda, la performance è stata sostenuta dai canali tv via cavo. Da inizio anno il titolo Fox è tuttavia scivolato di oltre il 10%, mentre la rivale Disney ha guadagnato in borsa il 25 per cento.

 

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