Legge di Stabilità 2014 e reddito minimo, come funziona?

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 Una delle battaglie portata avanti dal Movimento a Cinque Stelle ha dato i suoi frutti e, con l’approvazione della Legge di Stabilità 2014, alcuni cittadini italiani potranno beneficiare, al momento solo in alcune aree metropolitane e in via sperimentale, del reddito minimo.

La sperimentazione sul reddito minimo, chiamato Sostegno di Inclusione Sociale (SIA), durerà tre anni.

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A chi è destinato il reddito minimo?

Il Sostegno di Inclusione Sociale (SIA) nei prossimi tre anni andrà a vantaggio delle famiglie povere o con difficoltà economiche legate alla crisi attualmente in corso.

Secondo le prime informazioni il reddito minimo sarà garantito, nelle zone comprese nella sperimentazione, alle famiglie che vivono sotto la soglia di povertà, la cui stima viene fatta annualmente dall’Istat per un importo massimo di 400 euro al mese per famiglia (molto probabilmente la definizione dell’importo per ogni famiglia sarà decisa in base all’ISEE).

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I destinatari del Sostegno di Inclusione Sociale (SIA), però, sono chiamati a dare il loro contributo con la partecipazione a programmi di inclusione sociale per il reinserimento nel mondo del lavoro o dell’istruzione dei componenti della famiglia, pena la perdita del sostegno stesso.

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Ancora in via di definizione gli ultimi dettagli: è quasi certo che il reddito minimo verrà erogato dall’Inps, ma si è ancora incerti sul finanziamento. Al momento, infatti, sembra che la copertura dell’operazione possa arrivare dal contributo di solidarietà sulle pensioni d’oro, anche se questa prassi è stata dichiarata incostituzionale.

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