Legge di Stabilità, critiche al governo per emendamento social card

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Il Nuovo centrodestra ha aperto una pesante polemica per quanto concerne la social card agli immigrati, asserendo che c’è stata una cattiva interpretazione di una proposta di modifica da parte dell’esecutivo.

La legge, istituita con la manovra del 2013 che già comprendeva una sperimentazione per agevolare gli Extra-Comunitari con regolare permesso di soggiorno ha coinvolto anche il Ministero del Tesoro, il quale ha spiegato che l’emendamento social card è da leggere come sanatoria esclusivamente per il periodo che andava da gennaio a marzo 2014. Tale sperimentazione non modifica i criteri per accedere alla prestazione.

Il Nuovo centrodestra ha dichiarato:

Il governo ritiri l’emendamento social card agli stranieri. Dopo l’equivoco che si è creato ieri, crediamo sia opportuno che il governo valuti questa richiesta anche per meglio riformulare l’emendamento stesso. Non è chiaro tra l’altro se il governo vuole estendere la social card o destinare apposite risorse per ottemperare a precedenti obblighi e sanare il contenzioso con le poste. C’è ancora tempo per discuterne.

Questo è sicuramente uno degli argomenti più caldi alla ripresa dei lavori sulla Legge di Stabilità, ma non è l’unico a tenere in banco in commissione Bilancio alla Camera, dopo le lungaggini richieste dalla riforma del lavoro.

Intanto sono cambiate le condizioni per poter utilizzare il bonus bebè previsto dalla Legge di Stabilità. L’assegno di 80 euro potrà essere trasmesso ai nuclei familiari che non superano un valore dell’indicatore Isee di 25.000 euro e che hanno avuto o adottato un bambino nel 2015. Lo disciplina un emendamento del Relatore depositato in commissione Bilancio alla Camera. Nella precedente versione il tetto di reddito complessivo era di 90.000 euro. Il bonus raddoppia però per i nuclei familiari che hanno un indicatore Isee inferiore a 7.000 euro.

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