Luxottica, cambio generazionale per far crescere il gruppo

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Luxottica sarà la prima grande azienda ad avviare il “patto generazionale”, così da agevolare l’uscita dei dipendenti prossimi alla pensione per l’inserimento dei giovani.

Un cambio della guardia che farà sicuramente bene agli affari. L’integrativo firmato con i sindacati contempla nell’immediato 600 assunzioni. Nell’arco dei prossimi tre anni e per una prima fase di sperimentazione, cento dipendenti a tre anni dalla pensione potranno chiedere il part time al 50% senza alcuna incidenza sul proprio trattamento pensionistico, offrendo ad un pari numero di giovani – selezionati esclusivamente secondo criteri di merito, fanno sapere azienda e sindacati – l’opportunità di un’assunzione a tempo indeterminato. Per i lavoratori affetti da gravi patologie o malattie invalidanti la durata del patto generazionale è estesa a cinque anni, con la possibilità di accedere al part time al 50% già a cinque anni dalla pensione. L’integrativo vale per i lavoratori degli stabilimenti Agordo, Cencenighe e Sedico (Belluno, Pederobba (Treviso), Rovereto (Trento), Lauriano (Torinoi) e nella sede di Milano.

Nessuna trasmissione ‘ereditaria’ del lavoro dai genitori ai figli: l’integrativo appena firmato da Luxottica con i sindacati non contiene alcun riferimento a vincoli di parentela per le uscite e gli ingressi in azienda. La staffetta generazionale rappresenta una novità assoluta e una soluzione avanzata nel panorama italiano e punta a ricostruire per via sindacale un patto generazionale solidaristico tra lavoratori anziani e giovani assunti a tempo indeterminato”, ha commentato Stefania Pomante, segretario nazionale Filctem-Cgil. Questa intesa “si caratterizza per l’impegno a coniugare lo sviluppo dell’azienda con la crescita occupazionale – aggiunge Sergio Spiller, segretario nazionale Femca-Cisl – come dimostra anche l’assunzione di 600 persone a tempo indeterminato. L’accordo permette inoltre il miglioramento delle condizioni dei lavoratori, un sistema più efficace di gestione dell’orario, lo sviluppo dei diritti individuali e l’affermazione di istituti che innalzano la solidarietà come la banca ore etica e l’importantissima staffetta generazionale per cento lavoratori”, conclude Spiller.

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