Meridiana apre procedura di mobilità per 1.634 lavoratori

Home > News > Italia > Meridiana apre procedura di mobilità per 1.634 lavoratori
I lavoratori in mobilità della compagnia Meridiana sono ormati costantemente in protesta. A distanza di dieci giorni e dopo le richieste indirizzate ai Ministri Lupi e Poletti per la formazione di un tavolo ‘anti-crisi in stile Alitalia’, coloro i quali rischiano il licenziamento sono tornati in piazza.

Si attende il coast to coast tra management della compagnia aerea, i ministri e le organizzazioni sindacali. Nel frattempo, centinaia di dipendenti del comparto del vettore hanno raggiunto il presidio sotto la sede di via Flavia, a Roma, scelta per l’incontro di lunedì 27 ottobre.

Il vertice, iniziato intorno alle 10.30, era stato preceduto domenica da un inatteso confronto, alla Leopolda, a Firenze, fra il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e una delegazione di dieci magliette rosse.

Meridiana ha formato un vero e proprio comitato di Esuberi e i membri hanno fatto sapere che è loro intenzione non mollare mai. Così si preparano a combattere contro i 1.634 licenziamenti contemplati dal piano industriale.

A seguito di anni di cassa integrazione, per la quasi totalità del personale della compagnia con base a Olbia, è scattata la procedura di mobilità. Al fine di evitare il drastico taglio, il nuovo vertice con i rappresentanti del governo dovrà tenere in considerazione le possibili alternative.

Tuttavia, malgrado le iniezioni di fondi dell’Aga Khan, l’emiro a cui fa capo il fondo che finanzia Meridiana, la compagnia è in condizioni finanziarie pessime già da anni.

I licenziamenti sono provvidenziali per evitare la chiusura, stando a quanto a dichiarato lo stesso presidente dell’azienda Marco Rigotti. Si parla di esuberi per

Si attende il coast to coast tra management della compagnia aerea, i ministri e le organizzazioni sindacali. Nel frattempo, centinaia di dipendenti del comparto del vettore hanno raggiunto il presidio sotto la sede di via Flavia, a Roma, scelta per l’incontro di lunedì 27 ottobre.

Il vertice, iniziato intorno alle 10.30, era stato preceduto domenica da un inatteso confronto, alla Leopolda, a Firenze, fra il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e una delegazione di dieci magliette rosse.

Meridiana ha formato un vero e proprio comitato di Esuberi e i membri hanno fatto sapere che è loro intenzione non mollare mai. Così si preparano a combattere contro i 1.634 licenziamenti contemplati dal piano industriale.

A seguito di anni di cassa integrazione, per la quasi totalità del personale della compagnia con base a Olbia, è scattata la procedura di mobilità. Al fine di evitare il drastico taglio, il nuovo vertice con i rappresentanti del governo dovrà tenere in considerazione le possibili alternative.

Tuttavia, malgrado le iniezioni di fondi dell’Aga Khan, l’emiro a cui fa capo il fondo che finanzia Meridiana, la compagnia è in condizioni finanziarie pessime già da anni.

I licenziamenti sono provvidenziali per evitare la chiusura, stando a quanto a dichiarato lo stesso presidente dell’azienda Marco Rigotti. Si parla di esuberi per 262 piloti, 896 assistenti di volo, 320 lavoratori di terra e 156 operai. L’idea dell’azienda è di creare uno spin-off della compagnia usando il personale della controllata AirItaly.

Lascia un commento