Il mutuo a tasso variabile è ancora conveniente?

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Le richieste di mutuo a tasso variabile sono in ascesa ma non è sempre detto che adesso che dalla crisi stiamo uscendo, questa soluzione sia la migliore. Le statistiche di fine estate, comunque, confermano l’appeal di questi prodotti.

Ad agosto si prende nota che i mutui a tasso variabile sono in aumento così come le richieste di surroghe, i tassi sono diminuiti e così anche gli importi richiesti. Nel dettaglio diremo che le richieste di mutuo a tasso variabile sono passate dal 54,2 al 63,6 per cento tra il primo semestre 2013 e il primo semestre 2014 mentre le surroghe sono più che raddoppiate passando dal 5,1% all’11%.

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L’entusiasmo dei consumatori non limita le riflessioni su questi dati e c’è da chiedersi se in un momento di stallo economico, con la crisi che resta a caratterizzare il sistema economico nostrano, sia davvero conveniente surrogare o stipulare un contratto a tasso variabile.

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Negli ultimi 10 anni chi ha scelto un mutuo a tasso variabile è riuscito a risparmiare, rispetto a chi ha contratto un mutuo a tasso fisso, circa 200 euro al mese, è riuscito cioè a trarre profitto dall’abbassamento dei tassi fino a livelli prossimi allo zero. Soltanto lo spread ha definito i costi effettivi dei mutui a tasso variabile.

Oggi però, il panorama economico sta cambiando e se è vero che quando c’è crisi, le scelte dei legislatori a livello monetario e finanziario, finisco per agevolare chi ha contratto un mutuo a tasso variabile, è vero anche il contrario: cioè che quando si prospetta uno scenario di ripresa hanno la meglio i prodotti a tasso fisso.

La previsione dal 2014 in po’ è che il mutuo a tasso fisso si possa spuntare anche ad un tasso finito tra il 4 e il 5 per cento, visto che l’IRS 20 anni è al di sotto dei 2 punti percentuali e soltanto lo spread fa salire il costo del finanziamento. Per i tassi variabili, invece, tra spread e tasso di partenza, per il prossimo anno si potrebbe anche arrivare ad un tasso finito del 5,5-6 per cento. Sembra impossibile ma non è fuori luogo considerare tutti gli scenari.

Per le surroghe, che è l’altro caso che abbiamo preso in considerazione, c’è da dire che è utile per coloro che negli ultimi 10 anni hanno sottoscritto un mutuo a tasso fisso superiore al 5%. Surrogando potrebbero ottenere un bel vantaggio dall’operazione.

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