Opas Ei Towers su Rai Way, arriva stop Consob

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La fusione delle torri televisive non avverrà secondo i piani del gruppo Mediaset. A mandare definitivamente in tilt l’offerta per la quota di maggioranza lanciata da Ei Towers, società del gruppo Mediaset, per la conquista di Ray Way, controllata dall’azienda pubblica di viale Mazzini, è stata la Consob.

La proposta di acquisto (e scambio azionario) lanciata dall’azienda che fa parte della galassia Fininvest è “non è procedibile”.

Va precisato che la decisione Consob arriva dopo il rifiuto del cda Rai e le perplessità dell’Antitrust che teme la concentrazione del settore delle torri per le trasmissioni tv, di fatto, sotto un solo operatore. E giunge anche dopo l’annuncio da parte di Ei Towers si accontentarsi del solo 40 per cento del capitale. Su quest’ultima proposta (su cui deve esprimersi ancora il cda Rai), Consob ha “rimandato” Ei Towers invitandolo a riformulare la proposta secondo le norme vigenti e con nuovi elementi.

Ecco come la Consob ha motivato la bocciatura dell’Opas:

Stante l’attuale quadro normativo e l’interpretazione fornitane da parte dei soggetti interessati alla sua applicazione, nonché la volontà di mantenere inalterato tale quadro normativo dichiarata da parte del soggetto pubblico competente ad un’eventuale proposta di emendarlo e/o di sostituirlo la Rai ritiene di non poter procedere alla vendita di azioni di Rai Way nella misura in cui ciò comporti la riduzione della sua partecipazione nella società al di sotto del 51% del capitale”.

Anche sulla nuova offerta che si limita al 40% Consob ha da ridire: “Tenuto conto della non realizzabilità – alla luce della posizione espressa dalla Rai e dal ministero dell’Economia e delle Finanze – dell’obiettivo di raggiungimento di una soglia di partecipazione di controllo nell’emittente e del progetto imprenditoriale collegato a tale esito dell’offerta, l’informazione al mercato e ai destinatari dell’offerta sulla modifica della condizione sospensiva deliberata dal consiglio di amministrazione dovrebbe essere adeguatamente supportata dall’illustrazione dei nuovi, sopravvenuti, obiettivi dell’offerta di acquisto e scambio”

 

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