Il Fondo monetario internazionale ha nuovamente tagliato le stime sul Pil 2014 degli Stati Uniti portandolo da +2% a +1,7%. Il dato รจ stato diffuso dal Consiglio esecutivo del Fondo monetario internazionale in un comunicato inerente allโArticolo IV sullโeconomia statunitense, aggiungendo inoltre che le previsioni sul Pil del 2015 restano confermate a +3%. Infatti il Fondo monetario pensa che ci sarร unโaccelerazione della crescita economica nel secondo semestre di questโanno che, in ogni caso, non saraโ in grado di bilanciare gli effetti della contrazione registrata nel primo trimestre dellโanno (-2,9% t/t). giร lo scorso 16 giugno lโOrganizzazione aveva provveduto a ridurre le proiezioni di crescita per quel che riguarda questโanno dal +2,8% delle stime del World Economic Outlook di aprile. Nel 2015 eโ prevista lโespansione economica piuโ veloce dal 2005.
>ย Il Fondo Monetario Internazionale insiste perchรฉ la Bce acquisti Titoli di Stato
Il Pil verrร mosso da una forte crescita dei consumi, da un aumento degli investimenti nel settore immobiliare e dal miglioramento delle condizioni finanziarie, stando alle stime del Fondo monetario internazionale. I piรน grandi rischi per la crescita sono invece legati alla brusca frenata dei mercati emergenti e alla probabile impennata dei prezzi del petrolio a causa delle crisi geopolitiche. Per di piรน va tenuto conto che un rialzo anticipato dei tassi da parte della Federal Reserve potrebbe costituire un ulteriore elemento dโincertezza, ha aggiunto lโOrganizzazione nel comunicato. Il Pil Usa nel medio termine dovrebbe attestarsi intorno al 2%, “ben al di sotto della media storica”, dovuto all’invecchiamento progressivo della popolazione, ha sottolineato il Fondo. L’inflazione dovrebbe salire all’1,8% nel 2014 e nel 2015 rispetto all’1,5% del 2013, mentre la disoccupazione e’ stimata in progressiva discesa al 6,4% nel 2014 e al 6% nel 2015, ha aggiunto l’Fmi.