Pochi i movimenti nel mercato Forex. Analisi cross Euro/dollaro

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 Giornata di pause quella vissuta ieri sul valutario, dopo che la settimana ci ha riservato movimenti interessanti soprattutto dal punto di vista dell’andamento del dollaro americano, che ha accompagnato i movimenti di indebolimento di breve periodo delle due major europee (ci riferiamo ad euro e sterlina), con le borse americane su nuovi massimi assoluti.

EurUsd: mercato che dopo aver cercato, trovato e sentito le resistenze durante la mattinata è rimasto sopra area 1.3250 andando a ripartire, senza rompere le aree di reverse e mantenendosi dunque all’interno di quella che possiamo definire e considerare una fase ancora correttiva del trend di breve in compimento, spiega Matteo Paganini di DailyFx. L’area che passa tra 1.3295 e 1.3310 risluta essere una potenziale resistenza, data dal passaggio di punti statici precedenti, della media a 100 oraria e della media a 21 a 4 ore e potrebbe rappresentare una zona all’interno della quale ipotizzare acquisti di dollaro (formazione anche di una potenziale bandiera di continuazione ribassista, come vedremo sulla sterlina), con l’idea che ritorni sopra gli ultimi punti visti possano portare ad accelerazioni verso 1.3335 che potrebbe rappresentare l’area di trigger oltre la quale il mercato potrebbe tentare ripartenze importanti verso 1.3350/65. Target in caso di tenuta delle resistenze 1.3275 ed i minimi relativi.

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UsdJpy: pullback di area 103.65 avvenuto con i prezzi effettivamente risaliti ma fermatisi prima di area 104.15, che continua a rappresentare un target papabile nel momento in cui i prezzi dovessero rompere a rialzo i massimi di ieri e stanotte. L’idea che ci accompagna, sia su un time frame orario che a 4 ore, è quella di attendere eventuali storni dei prezzi che se dovessero raggiungere l’area che parte da 103.60 e che si estende fino a 40 (punti statici orari e media a 21 a 4 ore) potrebbero fornire la possibilità di valutare eventuali posizionamenti long per target che cominciano a 103.70 e che si estendono sui massimi relativi. In caso di discesa sotto 103.20 è possibile pensare a strategie difensive che vedono potenziali estensioni verso 102.90 come target.

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