Forex trading: un 2016 interessante grazie alle scelte strategiche

 Il forex trading nell’anno in corso sta ottenendo  profitti decisamente interessanti.

Le strategie messe a segno dai trader di successo sembrano essere una costante, come fa rilevare Bloomberg.

La multinazionale, nata e cresciuta a New York, è un osservatore attendibile dall’alto del suo fatturato, che rappresenta praticamente il 33% dei 16 mld di dollari del mercato globale dei dati finanziari e può contare su ricavi che hanno raggiunto i 7,6 miliardi di dollari.

A fare la differenza sembra essere la pratica speculativa che sta portando i trader ad ottenere profitti da record. Parliamo del carry trade, l’operazione attraverso la quale gli investitori decidono di prendere in prestito denaro dai paesi che hanno tassi di interesse fra i più bassi, per poi acquistare valuta nelle monete che garantiscono rendimenti maggiori.

L’operazione consente di appianare il debito, relativo all’acquisto, ottenendo al contempo un margine di guadagno interessante dall’operazione stessa.

L’utilizzo del carry trade, quale strategia di punta, sta regalando agli investitori un tasso di interesse fra i più elevati. Si tratta di un profitto che potrebbe raggiungere le quote record del 2012.

Si vedrà solo a fine anno se il livello sarà andato oltre, ma i primi otto mesi sono decisamente promettenti.

La scelta delle strategie é l’elemento focale del successo o della disfatta, soprattutto in un ambito in cui sullo sfondo c’è il lavoro costante delle banche centrali, impegnate a tessere politiche tese ad incentivare i mercati, e i tassi di interesse hanno dalla loro l’aver toccato minimi memorabili.

Le banche sono l’orizzonte al quale gli investitori guardano costantemente. In pratica una sorta di stella polare dalla quale i trader non staccano gli occhi per orientarsi nel mondo del forex.

In questi ultimi mesi dell’anno stanno facendo la differenza le possibili variazioni dei tassi di interesse e le politiche bancarie in genere. Se sul fronte degli Stati Uniti l’attenzione è stata posta verso le aspettative di rialzo dei tassi di interesse, i trader non hanno smesso neppure per un istante di osservare attentamente le scelte e le possibili linee future delle banche europee e asiatiche, che sembrano focalizzare l’operato alla ricerca di nuovi stimoli.

L’Italia ad esempio ha ottenuto dalla Commissione europea il via libera alla concessione di una garanzia pubblica a sostegno della liquidità delle banche.

Sotto la lente di ingrandimento vengono poste con costanza le valute G-10, ovvero il dollaro statunitense, la sterlina, lo yen, l’euro ed ancora la corona svedese e quella norvegese, il dollaro australiano quello neozelandese e il canadese, per completare con il franco svizzero.

L’aver operato su queste valute ha consentito ai trader guadagni vicini al 6%, una percentuale poco più bassa di quella dello scorso anno, che si era attestata sul 7,6% circa.

Nel loro paniere gli operatori hanno sistemato dollari australiani e neozelandesi, dimostrando una particolare attenzione ai profili di rendimento e al valore reale delle monete.

Lo yen merita ad esempio un occhio di riguardo. Il suo valore è cresciuto con costanza nell’arco dell’anno toccando una quota che sfiora i 18%, andando ben oltre le ipotesi di sviluppo prospettate ad inizio 2016, che davano alla moneta ben poche chance.

Lo yen ha vinto la sfida dell’anno in corso ponendosi fra le monete più forti, accanto a real, rublo e rand.

Lo yen vanta una risalita straordinaria toccando quota 16% rispetto all’euro.

Chi ha deciso di puntare al trading potrà fruire del momento positivo e dei rendimenti che si stanno stabilizzando sul 3%.

E’ ancora la ricerca delle strategie l’arma vincente, lo studio dei modelli e delle informazioni di mercato, che consentono di comprendere al meglio ogni singola novità e analizzare le prospettive future. Il punto di svolta è infatti quello che permette ai trader di anticipare i tempi e comprendere quali potrebbero essere le novità future.

Chi ad esempio ha deciso di vendere la sterlina inglese nei mesi precedenti al famigerato referendum, incentrato sulla Brexit, ha ottenuto sostanziosi profitti. Una previsione decisamente azzeccata. In concomitanza al referendum infatti la sterlina ha subito un tracollo, crollando del 12% nei giorni successivi ai risultati delle urne.

Yen e post-Brexit hanno rappresentato due elementi importanti e bene hanno fatto i forex trader che hanno saputo leggere con attenzione le avvisaglie.

Per investire sul forex trading occorre sapersi muovere con grande destrezza, dimostrando di avere potenzialità ed una elasticità verso gli affari degna di nota.

Un settore interessante del trading è quello che considera le operazioni on line.

Quando si considera di investire sul Forex on line la prima domanda che ci poniamo è quella sulla aspettative. “I trader on line sono degni di fiducia?”. La domanda è la stessa che si pongono tutti coloro che si avvicinano a questo percorso d’investimento.

In questo frangente risulta determinante l’approccio, attraverso il quale si sanno muovere i professionisti di settore. Importante valutare l’esperienza maturata dal team negli anni, la personalizzazione dell’offerta e degli strumenti proposti, per consentire al cliente di operare al meglio, in sicurezza e secondo importanti regole di trasparenza.

Non sono da meno elementi quali l’originalità dell’offerta e la presenza costante di un professionista con il quale confrontarsi, presente all’occorrenza per informare su strategie e necessità.

Sul mercato i trader operano attraverso opzioni binarie, oppure grazie al tradizionale CFD, ma sono in grado di  scegliere strategie che amalgamano sapientemente strumenti diversi. In ogni caso chi inizia è bene si affidi a broker in possesso di autorizzazioni concesse da autorità di controllo.

In Europa la licenza più affidabile per poter operare è quella concessa da CySEC.

Grazie alle piattaforme multi-asset presenti online, i novelli trader possono realizzare investimenti specifici e concludere operazioni in tutta sicurezza.

Le piattaforme più interessanti offrono tutta una serie di strumenti che consentono anche ai meno esperti di fare scelte opportune. Fra gli strumenti messi a disposizione sono importanti offerte quali seminari realizzati ad hoc e webinar, tutorial ma anche tutta una serie di guide per cancellare qualsiasi dubbio.

Da un sondaggio indipendente di Finanz und Wirtschaft emerge un dato interessante che conferma CornèrTrader come il più competitivo provider di trading online in Svizzera.

Filippo Diodovich, Market Strategist di IG: «Disciplina e rigore grazie al trading system»

 «Il trading system è come un robot, non prova emozioni. Ha delle regole e le applica senza paura o senza entusiasmo». A dirlo è Filippo Diodovich, market strategist di IG. Esperto di analisi fondamentale e tecnica applicata ai mercati finanziari, dopo aver conseguito una laurea in Economia Politica all’Università Bocconi di Milano inizia il proprio percorso professionale nel 2002 presso l’ufficio studi di una delle maggiori banche d’affari statunitensi. Nel 2012 entra nel team di analisti IG – broker leader di mercato nel trading online in molti paesi e broker numero uno al mondo per i Cfd. Oltre all’analisi dei macro dati, nell’ultimo periodo sta lavorando a una guida sul trading automatico destinata alla pubblicazione nella sezione didattica del portale IG: «un insieme di regole operative o istruzioni – come lui stesso racconta – che permettono di fare scambi in modo automatico quando vengono soddisfatti certi requisiti impostati attraverso un linguaggio di programmazione».

Tante le opportunità di quella che da molti viene definita un’innovazione nel campo degli investimenti, ma che è stata anche accusata di essere “fredda”. Una macchina al servizio dell’uomo. «Il trading system – spiega Diodovich – inserisce ordini di acquisto e vendita, mette stop loss e target, chiude le posizioni, compie tutte queste operazioni sempre sotto il monitoraggio di una persona fisica che in questi casi non deve mai mancare». Per il market strategist molti sono i vantaggi di questo tipo di sistema. Primo fra tutti proprio quella mancanza di emozioni che diventa però uno dei principali fattori responsabile delle perdite. «Troppo spesso siamo euforici nei guadagni cercando di volere ottenere sempre qualcosa in più, e depressi e irrazionali nelle perdite nel tentativo di recuperare il prima possibile ciò che si è perso – chiarisce -. Inoltre attraverso i trading system è possibile fare un back test: un test dell’efficienza delle nostre strategie sulla serie di dati del passato. Il trading system, infatti, segue un piano di trading ben definito con una gestione del rischio decisa a priori.  Assicura al trader un grado di disciplina e rigore impossibile da raggiungere con il trading discrezionale. Inoltre, grazie alla possibilità di utilizzare più trading systems contemporaneamente ci possiamo dedicare al monitoraggio di più mercati e strumenti, aumentando la diversificazione del nostro trading». Vantaggi certo, ma anche pericoli in agguato come la gestione del rischio che «può essere molto elevata se non si riesce a valutare il trading system corretto per la propria operatività. Con una valutazione attenta dei vari trading system i rischi possono essere minimizzati».

Ma quali sono le caratteristiche che deve avere un trading automatico? Per Diodovich è necessario valutarli  per ogni strumento finanziario e per ogni time frame cioè il periodo di visualizzazione del grafico. «Un trading system può funzionare alla perfezione sul cambio eurodollaro ma essere non profittevole sul cambio dollaro/yen o sull’indice Dax – dice -. Lo stesso discorso lo si può fare con time frame diversi. Un sistema può permettere di guadagnare su grafici a 5 minuti dell’eurodollaro un altro può essere migliore su grafici orari dell’eurodollaro. La valutazione di un trading system deve essere quindi fatta con particolare attenzione. Non esistono system infallibili su tutti gli strumenti e time frame». Fondamentale diventa, in particolare per i principianti, informarsi: «imparare i concetti base, provare e testare con un conto demo e poi partire con soldi reali».

Intanto la volatilità regna sovrana sui mercati. La Borsa italiana è in forte flessione. Il crollo dei prezzi delle materie prime e degli energetici, il rallentamento dell’economia cinese, le tensioni geopolitiche hanno portato forti timori sulle piazze azionarie. Le manovre espansive delle banche centrali al momento non sono riuscite a compensare gli effetti negativi dei fattori menzionati in precedenza. «Per i prossimi mesi  – spiega Diodovich – l’andamento delle Borse sarà ancora molto movimentato con forti oscillazioni. Piazza Affari sta vivendo un momento difficile per il forte ribasso dei titoli bancari sulla difficile gestione dei non performing loans. Crediamo che nel breve periodo sia necessario tenere un atteggiamento di forte cautela con una mirata strategia di stockpicking (ovvero di scelta delle azioni). Consigliamo di preferire i titoli del settore industriale, soprattutto tlc, rispetto al comparto finanziario. Sul fronte valutario  – conclude – crediamo che il dollaro possa rimanere forte nel 2016. Euro e sterlina saranno invece deboli. Per quanto concerne gli indici, quello tedesco può recuperare gran parte del terreno perso».

Analisi dei grafici in tempo reale: come funziona?

 I trader che abitudinariamente navigano nel vasto mondo del forex son soliti sviluppare dei metodi, delle tecniche e delle strategie varie che gli consentano di prevedere quante più volte possibile il giusto andamento dei mercati: sono molti gli strumenti di cui si servono per raggiungere questo obiettivo, ma non v’è dubbio che quello dei grafici sia uno dei più utilizzati e validi di sempre.

Naturalmente ci vuole pratica ed esercizio prima di potersi dire in grado di leggere i grafici Forex ma ogni sforzo verrà sicuramente ripagato dal momento in cui, ripetiamo, parliamo pur sempre dello strumento più adatto per interpretare al meglio i movimenti di mercato. A questo proposito occorre ricordare l’importanza del saper scegliere la periodicità del grafico da analizzare e saper decidere senza particolari ripensamenti un tipo di strategia a breve, medio o lungo periodo.

 

Esistono numerose tipologie di grafico e ciascuna di queste richiede un’ approfondimento, una lettura ed una interpretazione a sé: alcuni trader decidono infatti di focalizzarsi sempre su alcuni e trascurare completamente altri grafici, ma c’è anche una fetta di investitori che preferisce invece combinare le potenzialità di ciascuna tipologia di grafico per portare a compimento i loro obiettivi.

Approfondimenti sui vari tipi di grafici forex in tempo reale dei principali tassi di cambio (EUR/USD in primis) su Meteofinanza.com

 

Analizzare un grafico: il caso della coppia EUR/USD

Proviamo a fare qualche esempio pratico analizzando un grafico che prenda in considerazione la coppia di valute EUR/USD (o euro/dollaro). Bene: può esserci un dato momento in cui l’euro quota 1.300 rispetto al dollaro, e in cui il prezzo si trova quindi ben al di sopra della media mobile a 200.

In questo caso ci troviamo davanti a un grafico con candele daily nell’ambito del quale figura un doppio massimo sulla resistenza di 1.37. In questa ipotesi possiamo quindi entrare al ribasso applicando però un rigoroso stop loss ed inserendo a titolo di prudenza anche un take profit che sia poco distante dal punto di doppio massimo (in fondo chi ci dice che il mercato non possa tornare a guardare al rialzo?).

Le possibilità che il trader si trova davanti, in una fattispecie di questo tipo, sono perciò tre: o il valore EUR/USD torna a scendere ritornando su ritmi più sostenibili e realistici, o il suo percorso continua a salire rompendo la fatidica soglia del doppio massimo (e dando adito a scenari poco incoraggianti per il sistema euro), oppure il prezzo vira il suo trend passando da una situazione di long a favore euro a una situazione di short a favore dollaro.

Indicatori sui grafici: parte tutto da là?

Ma se c’è una cosa a dir poco importante per i grafici Forex, quella è data dagli indicatori. Gli indicatori non sono altro che dei segnali visuali che vengono opportunamente tracciati sui grafici o che magari si trovano al di sotto di essi in forza di una serie di risultati matematici precedenti; sono segnali che in sostanza indicano il comportamento di ciascun asset finanziario preso a riferimento.

E’ per questo che gli indicatori sono molto importanti, se non addirittura determinanti per contribuire a definire una strategia di forex: qualora utilizzati con cura e interpretati correttamente, questi piccoli e apparentemente ingenui segni hanno la capacità di far prevedere all’utente quale sarà la direzione futura del suo asset. Studiando un indicatore alla volta, un trader che ambisce a divenire un vero e proprio esperto di settore ha perciò una buona base di partenza con cui arrivare a grandi risultati!

Ma come accade per ogni cosa, anche qui sarebbe meglio evitare di abbracciare forme di abuso: gli indicatori tecnici possono facilitare il lavoro di analisi e aprire più facilmente le porte del guadagno, certo, ma c’è anche da dire che spesso e volentieri dei grafici invasi da segni, linee, segmenti, puntini e annotazioni varie rischiano di nascondere elementi che in realtà potrebbero rivelarsi fondamentali per l’esito di un dato investimento.

E poi c’è sicuramente il fattore fortuna da considerare, perchè non pensiamo mica ritenere che sia sufficiente un indicatore giusto al momento giusto per fare l’investimento del secolo. Per quanto affidabili possano essere, i segnali hanno una labilissima probabilità di tramutarsi in “falsi segnali” ed in forza di ciò spronare il trader a compiere una scelta che alla fine gli si rivelerà controproducente. Del resto se ci fosse tutta questa certezza che coi giusti indicatori sui grafici si possa guadagnare e basta, tutti avrebbero trovato la strada per il soldo facile! Nè, a volerla dire tutta, considereremmo ancora oggi il forex come un mondo ad alto rischio finanziario.

Dal grafico all’investimento: è ora di passare al lato pratico

Visto un esempio di grafico sulla coppia valutaria EUR/USD e sottolineata l’importanza degli indicatori, a questo punto ciò che occorre fare è trovare un buon broker e farsi contemporaneamente aiutare da qualche sito specializzato col fine ultimo di avere tra le mani i grafici dei principali tassi di cambio in tempo reale. Questi, sostenuti da un calendario economico che ci informi sulle notizie determinanti per il movimento dei mercati, sono strumenti da considerare come non utili, non importanti, ma a tutti gli effetti determinanti per il nostro futuro di trader!

Wall Street, ancora manipolazioni

Non è un caso che ci siano tutte queste maxisanzioni, negli ultimi tempi. Come ad esempio quella della scorsa settimana pari 5,6 miliardi di dollari.

Euro, continua la striscia positiva

Senza dubbio, sul fronte valute, è un buon momento per l’euro. Il cross Eur-Usd, che proprio dodici mesi fa aveva sfiorato i massimi relativi, raggiungendo quota 1.40 offre ottimi segnali di risveglio.

Il punto sui mercati: le preoccupazioni degli operatori finanziari

Il clima attorno ai mercati finanziari non è di certo dei migliori dopo tutte le numerose vicissitudini delle ultime settimane. Basti pensare alle tensioni geopolitiche che attanagliano numerose zone mondiali (Russia e Iraq in primis), alle notizie provenienti dall’industria tedesca, dal Nord della Corea, alla strage Isis, ad un’Europa che dalla Grecia alla Spagna (passando per l’Italia) mostra ulteriori segnali di cedimento.

5 vantaggi del trading nel mercato Forex – II parte

Il mercato Forex, quello delle valute straniere è molto particolare e vantaggioso soprattutto per i piccoli investitori che possono partire all’avventura con molto poco, rischiando quasi niente, definendo un budget e scommettendo sull’andamento di una divisa nazionale in qualsiasi ora del giorno. 

5 vantaggi del trading nel mercato Forex – I parte

Il Forex Trading offre una serie di vantaggi a chi vuole investire denaro scommettendo sull’andamento delle valute. Non sono tutte rose e fiori ma è cerco che ci sono tanti lati positivi e tanti vantaggi. Per diventare trader di successo è importate tenerli a mente.