Produzione industriale giù, ma mercato auto in crescita

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La produzione industriale a febbraio è salita dello 0,6% su gennaio. Tuttavia, il dato rimane negativo se paragonato con lo stesso mese del 2014: -0,2%.

 

A rilevarlo è l’Istat, che a gennaio aveva fatto segnare un -0,7% sul mese e -2,2% sull’anno. In confronto al 2014, aumentano energia (+3,5%) e beni strumentali (+2%). Vola, invece, la produzione del settore auto che a febbraio aumenta del 29% rispetto allo stesso mese del 2014: si tratta del quinto aumento a due cifre consecutivo.

La diffusione dei dati è stata rinviata di oltre un’ora perché alcuni lavoratori dell’Istat hanno occupato la sala utilizzata dall’Istituto per le presentazioni: la protesta era finalizzata a rivendicare il salario accessorio e le progressioni economiche e di carriera.

Tornando ai numeri, a febbraio l’indice destagionalizzato della produzione industriale presenta variazioni congiunturali positive nei raggruppamenti dell’energia (+3,6%) e dei beni strumentali (+1,1%); diminuiscono i beni intermedi (-0,4%) mentre i beni di consumo segnano una variazione nulla. In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a febbraio, aumenti nei comparti dell’energia (+3,5%) e dei beni strumentali (+2,0%); diminuiscono invece i beni intermedi (-2,8%) e, in misura più lieve, i beni di consumo (-1,4%).

I maggiori contributi alla diminuzione tendenziale dell’indice generale (calcolato sui dati grezzi) vengono dalle componenti dei beni intermedi (-0,9 punti percentuali) e dei beni di consumo non durevoli (-0,3 punti percentuali). L’indice corretto per gli effetti di calendario segna, rispetto a febbraio 2014, i maggiori incrementi nei settori della fabbricazione di mezzi di trasporto (+16,3%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+12,2%) e della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+4,4%). I settori che registrano i cali maggiori sono: l’attività estrattiva (-13,4%), le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-7,7%) e la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-4,9%).

 

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