Quando la burocrazia frena le imprese

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La burocrazia costituisce un grosso freno in Italia perย l’impresa. Ancor piรน di quanto non si verifichi per quanto riguarda le tasse, che pure sono sempre visteย come il primo degli ostacoli allo sviluppo dell’attivitร .

La rilevazione provieneย dal Censis, secondo il qualeย dovendo scegliere tra 15 fattori che ostacolano lo sviluppo delle imprese, il 19,9% degli imprenditori italiani posizionaย al primo posto la burocrazia statale tacciata di essere poco efficiente. “Si tratta di una percentuale molto piรน alta rispetto agli altri grandi Paesi europei: lโ€™8,5% nel Regno Unito, lโ€™8,9% in Germania, il 10,3% in Francia”, spiega una nota.

Le tasse non sono molto lontane nel conto degli ostacoli: al secondo posto infatti gli imprenditori italiani citano lโ€™eccessivo carico di imposteย (18,7%), molto piรน dei loro colleghi tedeschi (10,9%), inglesi (12,8%), spagnoli (12,8%). “Gli effetti del cattivo funzionamento della macchina pubblica sono evidenti se si guarda la nostra capacitร  di spendere i fondi europei della programmazione 2007-2013. A un anno dal termine ultimo, la spesa certificata รจ di 33 miliardi di euro, ovvero il 71% di quanto programmato. Questo significa che bisognerebbe spendere entro lโ€™anno i residui 13,6 miliardi di euro, oltre 10 miliardi dei quali riguardano le regioni meridionali”.

Il Censis non a casoย considera che fare impresa sia un’impresa e ricorda che “il contesto internazionale รจ oggi favorevole alla ripresa economica, ma la chimica interna del sistema rischia di frenare la crescita. Nella graduatoria mondiale della World Bank, lโ€™Italia si colloca al 56ยฐ posto su 165 Paesi per facilitร  di fare impresa.