Reddito minimo garantito, in Basilicata funziona

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La Basilicata sarà apripista sul fronte del reddito minimo garantito. Da circa un mese, in fatti, in questa regione è possibile farne la richiesta online e c’è tempo fino alla metà di settembre. Come si fa?

Il reddito minimo garantito è un’utopia per moltissimi cittadini, tranne che per i lucani che, qualora rispondessero ai requisiti indicati nel bando, potrebbero farne domanda già a partire dal 2015. La Basilicata che già era stata anticipataria rispetto al reddito minimo d’inserimento, ha interesse a sostenere ancora le fasce deboli con questa iniziativa.

Reddito minimo garantito, proseguono le discussioni

Il bando è naturalmente rivolto a disoccupati residenti in Basilicata, che o hanno perso il lavoro e sono inoccupati, oppure non hanno mai avuto un impiego. Nella prima categoria rientrano allora coloro che dopo il decreto Poletti hanno perso il beneficio degli ammortizzatori sociali. Nel secondo gruppo rientrano invece coloro che sono maggiorenni, risiedono nella regione da almeno due anni e sono disoccupati/inoccupati. Il requisito di residenza scende  a 12 mesi se si parla di over 50, persone senza diploma di scuola superiore, persone appartenenti a famiglie monoreddito con ISEE inferiore a 9000 euro.

Per fare la domanda del reddito minimo garantito, ci sarà tempo fino al 15 settembre alle ore 12. La Regione ha stanziato già 7,7 milioni di euro per circa 6.000 soggetti. Questa si ritiene sia la platea dei beneficiari. La copertura permette di avere un’indennità di 450 euro al mese e un rimborso per le spese di viaggio eventualmente sostenute.

È importante però sapere che per ottenere il sussidio bisogna espletare l’80% delle ore di lavoro previste dal piano del Governatore Pittella. Le attività da svolgere si inseriscono nell’ambito della valorizzazione del territorio, dei beni artistici e culturali e in servizi di tipo sociale.

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