I provvedimenti sul nuovo Redditometro, che sarร attivo da marzo 2013, tengono quota. L’Agenzia delle Entrate ha dato un paio di esempi di natura reale, fornendo cioรจ dati e posizioni esistenti negli archivi dell’anagrafe tributaria e nel database del Fisco, per precisare chi finirร nel mirino dello strumento. Non solo i ricchi saranno l’oggetto delle inchieste.
Urge fare chiarezza, a scanso di equivoci. Cosรฌ,ย Marco Di Capua, vicedirettore dell’Ente ha affermato: “E’ย l’evasione da sciacalli che vogliamo combattere”. Inoltre, Di Capua, ha dichiarato che “non รจ scandaloso il redditometro ma sono scandalosi i 120 miliardi di evasione che si verificano”. Alcune manifestazioni di capacitร contributiva sono a rischio illegalitร .
Un esempio, fatto da Di Capua, รจ quello di un contribuente che quattro anni fa ha dichiarato redditi familiari per complessivi 17 miliardi, due figli a carico, un mutuo di 9.000 euro annui per l’abitazione principale, il possesso di un’auto e due moto, la partecipazione come socio unico di una societร che ha dichiarato redditi per 820 euro e un investimento su un prodotto finanziario (assicurazione sulla vita) per 250.000 euro.
“Non una crociata contro la ricchezza”
Di Capua, cifre alla mano, afferma che il Redditometro non รจ soltanto una battaglia contro i piรน ricchi. Il nuovo strumento รจย soltanto atto a misurare la corrispondenza tra reddito dichiarato e entitร della spesa (reddito consumato).
Chiudendo il suo intervento, Di Capua ha affermato che “Se un cittadino spende 100.000 euro in oro o carta igienica per noi รจ la stessa cosa. L’importante รจ che dimostri di avere un reddito tale da sostenere e supportare questa spesa”.