Ridurre i contanti per combattere l’evasione

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 L’evasione fiscale è un problema molto sentito nel nostro paese ma adesso sembra sia stata trovata la strada giusta per combattere questa piaga sociale, si tratta della moneta elettronica. Molti analisti finanziari sono convinti che l’arma per combattere il sommerso, la cosiddetta “black economy”, sia proprio questa.

Le nuove soglie del recupero crediti per gli errori per modico valore

Per suffragare l’ipotesi è stata anche proposta una ricerca curata dall’Istituto I-Com. Per combattere l’evasione fiscale ci si propone d’incentivare l’uso delle carte di credito a discapito del contante. E’ questa l’emergenza cui gli istituti di credito e il sistema italiano dei pagamenti, devono far fronte.

L’Italia ha le tasche bucate

Una rivoluzione che va a toccare le carte di credito ma anche le carte bancomat e le carte prepagate. Secondo l’ipotesi portata avanti dall’Istituto I-Com, nel nostro paese, basterebbero 10 milioni di carte di pagamento in più in circolazione per risanare l’economia e la finanza. In realtà, aumentando il numero delle carte, si ridurrebbe del 3,6 per cento il valore dell’economia sommersa. In termini monetari si parla di un recupero superiore ai 5 miliardi di euro.

Il problema è soltanto nella fattibilità del progetto che ormai è in piedi dal lontano 2006. In cinque anni la fiducia nella moneta elettronica è aumentata ed ora sembra sia arrivato il momento giusto per fare la rivoluzione. Sarà vero?

 

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