Scuola: per ogni ragazzo si spenderanno mediamente 514 euro

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Il caro scuola tanto annunciato è arrivato al dunque. In questi giorni, adesso che gli studenti sono rientrati tra i banchi, i loro genitori fanno i conti con il corredo scolastico da acquistare (per chi non avesse giocato d’anticipo). Il bilancio di Federconsumatori. 

La prima nota da aggiungere è che per il corredo scolastico si spenderà l’1,5 per cento in più rispetto al 2014. Questo è l’incremento percentuale riconosciuto tenendo conto di una spesa media di 514 euro. Per la prima volta, però, sono stabili le spese per libri e dizionari, pari a 531,70 euro.

Quanto costa il ritorno a scuola?

Come sempre, la voce che pesa maggiormente sul budget per la scuola è quella relativa ai libri di testo, il cui aumento però risulta molto frenato.

Quest’anno mediamente per i libri + 2 dizionari si spenderanno 531,70 € per ogni ragazzo, il +0,4% rispetto allo scorso anno (calcolo effettuato prendendo in considerazione le diverse classi delle scuole medie inferiori, licei ed istituti tecnici).

Le spese sono particolarmente elevate per gli alunni delle classi prime. Nel dettaglio:

  • uno studente di prima media spenderà mediamente per i libri di testo + 2 dizionari 485,20 € (il +0,2% rispetto allo scorso anno).

A tali spese vanno aggiunti +514,00 € per il corredo scolastico ed i ricambi durante l’intero anno, per un totale di 999,20 €.

  • Un ragazzo di primo liceo spenderà per i libri di testo + 4 dizionari 797 € (il -0,2% rispetto allo scorso anno, per la prima volta registriamo una impercettibile diminuzione) +514,00 € per il corredo scolastico ed i ricambi, per un totale di ben 1.311,00 €.

Tali spese mettono a dura prova i bilanci delle famiglie, già in forte crisi. Basti pensare che il loro potere di acquisto dal 2008 è diminuito di oltre il -13,4%. In tal senso Ministero ed Enti Locali dovrebbero potenziare le agevolazioni per l’acquisto dei libri destinate alle famiglie meno abbienti.

Nonostante l’aumento molto contenuto, le spese per i libri continuano a superare in molti casi i tetti di spesa fissati dal Ministero.

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