Squinzi, Confindustria “L’Italia si deve adeguare alla velocità degli altri paesi europei”

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 Durante l’assemblea generale di Confindustria dal titolo “Impresa possibile”, che si è tenuta a Padova, il presidente nazionale dell’associazione Giorgio Squinzi, è intervenuto su molti temi caldi, dalla riforma del lavoro, al caso Mose, alle ultime politiche economiche dalla Bce.

Giorgio Squinzi è positivo, quanto propositivo: “Stiamo ancora strisciando sul fondo ma vorrei essere ottimista – è la risposta alle domande su una prossima ripresa italiana – una ripartenza in Europa può venire da un alleggerimento delle politiche di rigore e dal destinare risorse a infrastrutture e ricerca”. E la richiesta al presidente del consiglio, Renzi: “L’attesa delle imprese è spasmodica: dateci un paese normale e noi imprenditori mostreremo cosa sappiamo fare”.

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Una sfida che Squinzi lancia al governo, rafforzato dai risultati delle elezioni europee, perché le riforme annunciate vengano realizzate “senza se e senza ma”. In merito al decreto lavoro: “Bene, ma è l’aperitivo – commenta Squinzi – ora bisogna andare avanti con determinazione perché dobbiamo essere più competitivi. L’Italia si deve adeguare alla velocità degli altri paesi europei. Nello scenario mondiale non possiamo procedere con la velocità delle lumache”.

Va ricordato che per l’Europa si tratta di giorni decisivi. Il presidente della Bce ha deciso di abbassare il tasso di riferimento allo 0,15%, il minimo storico. “Mario Draghi ha dato un segnale deciso, una grande prova di coraggio che va nella direzione giusta anche per il sistema delle imprese e per far ripartire l’Europa – commenta Giorgio Squinzi – l’unica perplessità riguarda il fatto che non è stato tenuto conto degli investimenti in alcuni settori, come ad esempio quello dell’edilizia, e i mutui sono esclusi”.

 

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