In rosso Air France-Klm

 Si è parlato talmente tanto di Air France come potenziale acquirente di Alitalia che si è persa di vista la condizione di forma della compagnia di bandiera francese. I conti sono stati messi in chiaro in questi giorni. Adesso è evidente che Air France-Klm sono in rosso nonostante una riduzione delle perdite fino a 793 milioni di euro.

Alitalia di nuovo pronta per la vendita

Alitalia non ha certo migliorato le finanze della cordata franco-olandese, anzi, ha avuto un impatto negativo sui risultati del primo semestre della compagnia, quantificabile in 65 milioni di euro. In più il consiglio di amministrazione di Alitalia, sui conti del secondo trimestre, si riunirà soltanto ad agosto. C’è ancora un po’ da aspettare per conoscere qualche misura complementare.

Air France-Klm, quindi ha dovuto prendere atto delle perdite e rivedere anche l’utile operativo stimato per il secondo trimestre. Ad un anno dalla ristrutturazione, la situazione di crisi del Vecchio Continente, ha inciso negativamente sui conti dell’azienda.

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Ci saranno però delle modifiche al fine di cambiare i risultati economici nel breve periodo: s’interverrà sui voli e medio raggio e sul cargo.

La perdita rilevata dalla compagnia Air France-Klm è di 793 milioni di euro. Alla chiusura del primo semestre del 2012, la perdita era di 1,26 miliardi a fronte di una crescita dell’1,3 per cento del fatturato.

Ministro Passera su accordo Alitalia-Air France

Il Ministro Passera è intervenuto sulla questione Alitalia. Da qualche giorno è scaduto il lockup sulle azioni della compagnia di bandiera. Ora, coloro che le detengono – chi le ha acquistate per salvare la compagnia dalla svendita – dovrà deciderne cosa farne.

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A questi capitani coraggiosi il Ministro Passera, però, consiglia di aspettare prima di procede alla vendita delle azioni ad Air France, come da qualche tempo si sta vociferando. Air France detiene già il 25% delle quote azionarie della compagnia italiana e l’Italia non deve cedere ora.

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Gli azionisti italiani comprarono le azioni nel 2008 proprio per evitare che la compagnia potesse cadere in mano totalmente straniere, ed ora non si deve derogare a questo impegno, anche perché in questo periodo il managment della compagnia di bandiera sta rimettendo un po’ di ordine alle finanze della società che, in caso di esito positivo, porterebbe alla possibilità di uno scambio più favorevole.

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Ma no, ma quale vendita. Questa può essere una grande occasione per l’Italia: diventare il primo azionista o comunque un azionista di peso delpiù importante carrier europeo. E’ la naturale evoluzione di un accordo che, anche a causa della crisi, oggi non ha molte altre possibilità di sbocco. Del resto è il modo migliore per mettere a frutto l’intesa che stringemmo nel 2008 con Air France-Klm.

 

Air France pensa ad Alitalia

 La maxifusione che dovrebbe portare Alitalia sotto il cappello di AirFrance è quasi pronta. Tutto si dovrà decidere entro un mese visto che il 12 gennaio 2013 scade il lock-up, vale a dire il divieto di vendere per i proprietari che quattro anni fa hanno “salvato” l’azienda sotto il vessillo patriottico.

Da allora, però, la situazione è cambiata molto e se prima si poteva ancora gestire il sistema Alitalia, adesso sembra inaccessibile a chiunque, a meno che qualche grande compagnia come AirFrance non decida di fornire ad Alitalia la liquidità di cui ha bisogno e un know-how per ripartire alla grande.

Il colosso aereo francese, in questo momento, non sembra essere intenzionato a comprare Alitalia ma pare sia nelle intenzioni la cosiddetta acquisizione su carta. AirFrance proporrà agli azionisti CAI di scambiare le loro quote dell’azienda con titoli della compagnia francese. Il prezzo dell’operazione non è stato ancora definito ma si sa del coinvolgimento della finanziaria Lazard.

Nonostante l’acquisizione su carta non sia vista di buon occhio, sembra essere anche l’unica strada praticabile, visto che i soci della compagnia CAI difficilmente tireranno fuori altri capitali per la compagnia di bandiera. Quest’anno, infatti, si concluderà con grosse perdite e anche il 2013 è previsto con un bilancio in rosso.