Ancora polemiche sugli addebiti e problemi ING Direct per il servizio alert

Non si arrestano in alcun modo le polemiche relative agli addebiti e problemi ING Direct per il servizio alert. Un bug, anche se qualcuno ipotizza ancora che possa essersi trattato di un attacco hacker, per il quale tanti clienti hanno osservato il proprio conto in fortissima perdita nella serata di mercoledì. Fino a questa mattina non avevamo riscontri ufficiali da parte della banca, ma adesso abbiamo quantomeno una breve nota ufficiale pubblicata sui social.

problemi ING Direct

Il rilancio della Banca Popolare di Bari con un nuovo piano industriale

Lo scenario attuale per il settore bancario non è per niente sereno, varie turbolenze stanno coinvolgendo vari istituti di credito.

Nonostante le incertezze del momento, il Gruppo Banca Popolare di Bari, il più grande gruppo bancario autonomo del Centro e Sud Italia, sta preparando un nuovo piano industriale e un contestuale aumento di capitale.

Le incertezze del momento hanno anche risentito della complessa interpretazione della riforma, su cui, dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale, il Consiglio di Stato ha deciso di adire la Corte di Giustizia dell’UE.

I due temi maggiormente controversi su cui è stato richiesto l’intervento della Corte di Giustizia dell’UE sono stati: la soglia degli attivi e il diritto al rimborso per i soci in caso di trasformazione.

Oltre due anni per decidere sulla riforma e ciò ha avuto delle ripercussioni sul settore delle popolari che sono, da sempre, maggiormente vicine ai tessuti produttivi in cui operano.

Di notevole importanza risulta lo sforzo, dichiarato dall’Istituto, di affrontare adeguatamente i rapporti con i propri soci e i clienti.

In questo quadro normativo incerto gli istituti di credito stanno cercando di affrontare le leggi che sono in vigore.

In questo panorama, Popolare di Bari sta lavorando al nuovo piano industriale e a breve si attiverà per deliberare un irrobustimento del patrimonio.

Banca Popolare di Bari: sospesa la multa della Consob

La multa della Consob nei confronti della Banca Popolare di Bari è stata sospesa dalla Corte d’Appello di Bari.

La Consob aveva approvato due delibere il 13 settembre, giorno delle dimissioni dell’ex presidente Mario Nava, in merito a presunte violazioni riscontrate nei periodi tra il 2014-16.

La Popolare di Bari non solo aveva respinto i provvedimenti con un lungo elenco di puntualizzazioni ma aveva anche reso noto che la Banca d’Italia aveva già effettuato un’ispezione “sui servizi di investimento a inizio 2016, con esiti che possono essere ritenuti positivi e che avevano pertanto rassicurato la Banca sulla sostanziale correttezza delle proprie prassi operative”.

I contenuti delle due delibere della Consob erano stati resi noti dalla stampa e proprio su questo nei giorni scorsi la Banca Popolare di Bari aveva espresso “sorpresa e rammarico per la diffusione, con dovizia di particolari estrapolati rispetto a un contesto generale ben più ampio, di informazioni riservate riferite a rapporti diretti tra l’Autorità e l’intermediario vigilato”.

Ieri è arrivata la decisione della Corte d’appello di Bari che ha disposto la sospensiva del provvedimento con il quale Consob, aveva multato i vertici della Popolare di Bari e l’istituto stesso, in qualità di responsabile amministrativo, per un totale di 1,95 milioni di euro.

La Corte d’appello ha così accolto, inaudita altra parte, l’impugnazione dell’istituto. Nelle prossime settimane il procedimento andrà avanti con la comparizione delle parti.

Enrico Cerreto: analisi pianificazione del patrimonio

Consulente patrimoniale, iscritto all’albo dei consulenti finanziari da aprile 2001 con mandato Fideuram, Banca per la quale lavora presso al sede di Napoli, Enrico Cerreto identifica i punti centrali nell’attività di pianificazione del patrimonio.

“I patrimoni delle famiglie, delle aziende e dei professionisti – dice l’esperto – necessitano di una maggiore tutela patrimoniale, soprattutto a fronte della crisi economica e di uno scenario economico-finanziario incerto. Quando parliamo di pianificazione del patrimonio dobbiamo innanzitutto considerare che andiamo ad occuparci di persone e non solo del loro denaro”.

“Il processo di pianificazione – spiega Enrico Cerreto – inizia con l’analisi della situazione economica e patrimoniale del cliente, vengono individuati i bisogni e gli obiettivi su cui intervenire e viene anche valutato il profilo di rischio. Nella fase di pianificazione le risorse vengono ripartite sulle aree di bisogno. Si definisce quindi una strategia che sia coerente con le necessità messe in evidenza in ciascuna area di bisogno e obiettivo. Vengono poi individuati gli strumenti in grado di realizzare la strategia definita nella fase di pianificazione. A tutto questo si aggiunge la fase di monitoraggio, che vuol dire di verifica dell’andamento nel tempo del patrimonio del cliente e che monitora l’evoluzione degli obiettivi”.

È necessario quindi comprendere i bisogni e gli obiettivi del cliente verificando attentamente ogni esigenza così da guardare al futuro con tranquillità.

“Il mio primo obiettivo – evidenzia Enrico Cerreto – è di aiutare a riconoscere le necessità dei miei clienti, ordinarle ed organizzarle, individuando anche le priorità personali. È importante far emergere i bisogni reali del cliente aiutandolo a non attuare comportamenti irrazionali e assistendolo nel tempo, monitorando il suo portafoglio e, se il caso, consigliandolo secondo le necessità”.

“Il patrimonialista – prosegue Cerreto – può aiutare il cliente nell’utilizzo corretto e strategico delle risorse a disposizione, solo dopo una visione corretta e completa dell’intero patrimonio. Bisogna tenere in considerazione elementi finanziari, fiscali e successori, ma anche lo stile di vita del cliente, il controllo del bilancio familiare, la gestione del conto corrente e della liquidità in genere. Solo così si può proteggere il proprio patrimonio e mettere in campo le strategie migliori per raggiungere gli obiettivi che il cliente si è prefissato”.

Importante utilizzare una comunicazione efficace attraverso un linguaggio che non sia troppo tecnico ma che risulti di più immediata comprensione per il cliente e l’intero nucleo familiare.

“Con il cliente è necessario utilizzare un linguaggio semplice e comprensibile – conclude Enrico Cerreto -, ma bisogna mettere in campo anche altre qualità, come professionalità, capacità di ascolto ed empatia. Fondamentale il rapporto con il cliente, senza fiducia reciproca cessa di esistere il ruolo del consulente, la cui attività viene messa in campo nell’esclusivo interesse del cliente”.

La Banca Popolare di Bari respinge le contestazioni della Consob

La Banca Popolare di Bari che tramite un comunicato respinge le contestazioni avanzate dalla Consob e diffuse dai media nei giorni scorsi.

“La Consob – precisa – non ha ‘bloccato la vendita di azioni’ e le sanzioni non sono state comminate alla famiglia Jacobini e all’ex dg De Bustis, ma a circa 20 esponenti ed ex esponenti e alla Banca stessa e si riferiscono a due distinti procedimenti”.

Qualche giorno fa è infatti circolato il contenuto di due delibere della Consob approvate il 13 settembre, giorno delle dimissioni dell’ex presidente Mario Nava, relative a presunte violazioni riscontrate presso la Popolare di Bari nei periodi tra il 2014-16. Si parla di sanzioni pari a 2,6 milioni per irregolarità sulle operazioni di aumento di capitale e omissioni di informazioni nei prospetti informativi.

La Banca barese non accetta queste accuse e chiarisce molti passaggi riportati negli articoli di stampa. Primo fra tutti che la contestazione è di 1,8 milioni anziché 2,6 milioni. Precisa inoltre le sanzioni non riguardano i componenti del collegio sindacale, il presidente Marco Jacobini, i manager Luigi e Gianluca Jacobini e anche l’ex direttore generale Vincenzo De Bustis.

Inoltre la Banca contesta l’applicazione integrale dei nuovi parametri sanzionatori: la normativa è entrata in vigore a marzo del 2016 e non potrebbe essere applicata a irregolarità avviate sin dal 2013.

Un’altra importante precisazione riguarda il fenomeno dei “finanziamenti baciati” che non esiste e questo è confermato anche dalle risultanze delle approfondite verifiche effettuate nell’ispezione della Banca d’Italia.

In merito ai “finanziamenti baciati” la Banca Popolare di Bari evidenzia: “Le indagine interne hanno autonomamente rilevato un numero molto contenuto di fenomeni che la Banca stessa ha ritenuto di evidenziare, come peraltro riportato anche nel fascicolo di bilancio 2017. I 10 fenomeni, come detto rilevati dalla Banca, si rapportano ad oltre 16.000 operazioni perfezionate nell’ambito dei due aumenti di capitale. Non è inoltre vero che tali operazioni riguardavano soggetti con profili di rischio non adeguato”.

Sull’operazione di acquisizione del Gruppo Banca Tercas, la Popolare di Bari chiarisce: “Gli aumenti di capitale 2014 e 2015 sono stati messi a punto a seguito di un costante confronto e interlocuzione con le Autorità di Vigilanza e condotti assumendo tutti i presidi previsti dalla normativa di riferimento, nella necessaria salvaguardia dei diritti di opzione riconosciuti dal codice civile”.

Anche sulle carenze segnalate da Consob sulla profilatura dei clienti gli ispettori (nel 2016) scrivono: “La Banca, come anticipato a giugno 2015, ha adottato un nuovo schema di questionario adeguandosi alle indicazioni dell’Esma in tema di adeguatezza”.

La Banca Popolare di Bari ricorda inoltre di aver subito una ispezione da Banca d’Italia, su mandato della stessa Consob, tra giugno e novembre 2016, con esito positivo tanto da aver rassicurato la Banca sulla sostanziale correttezza delle proprie prassi operative.

Enrico Cerreto spiega chi è il consulente patrimoniale

Con Enrico Cerreto, dal 2001 Private Banker presso la Banca Fideuram S.p.a. di Napoli, abbiamo cercato di capire meglio la figura del consulente patrimoniale. L’esperto ci spiega chi è e cosa fa questo professionista.

“Il consulente patrimoniale – afferma Enrico Cerreto – affianca il cliente in tutto il percorso di identificazione degli obiettivi e di pianificazione dei propri investimenti. Si instaura un rapporto di natura strettamente fiduciaria. È necessario definire con il cliente quali sono gli obiettivi concreti che si vogliono raggiungere e le strategie migliori per riuscire a raggiungere le mete prefissate, evidenziando anche percorsi alternativi in caso di intoppi”.

Il consulente patrimoniale è un professionista specializzato nel fornire una consulenza finanziaria ad ampio raggio che consenta ai clienti di agire in maniera prospettica, a partire dal contesto familiare, patrimoniale e professionale attuale, per ottimizzare azioni di pianificazione finalizzate alla gestione, allo sviluppo, alla tutela e alla trasmissione del patrimonio.

La consulenza patrimoniale è un servizio però estremamente complesso: occorre instaurare un rapporto professionale e fiduciario con il cliente; fare una analisi esaustiva del patrimonio e dei bisogni correlati all’interno del sistema di relazioni familiare e imprenditoriale del cliente.

Proporre inoltre il mix più adeguato di soluzioni finanziarie, assicurative, previdenziali, fiscali e di asset protection, muovendosi su un terreno in costante mutamento in termini di regolamentazione, servizi e prodotti, condizioni socio-demografiche, mercati e lavoro.

“Professionalità, capacità di ascolto ed empatia – evidenzia Enrico Cerreto – sono qualità per svolgere al meglio questa professione. Sono tutti elementi necessari per aiutare i clienti a trovare le migliori soluzioni per le loro singole esigenze in modo da raggiungere i loro obiettivi finanziari. Non bisogna mai trascurare il passaggio generazionale, a mio avviso di fondamentale importanza in questa attività”.

Enrico Cerreto dopo la laurea in giurisprudenza conseguita presso l’Università Federico II di Napoli, ha studiato a Londra all’Imperial College Business School. La sua attività bancaria è iniziata nel 1989 presso la Citibank Italia di Napoli, poi divenuta Banco Ambrosiano Veneto fino al 2001.

Da aprile 2001 è iscritto all’albo dei consulenti finanziari con mandato di Fideuram Spa. Negli anni ha ricoperto il ruolo di back office, addetto clientela retail, addetto clientela executive, estero merci, settorista aziende, direttore di filiale. Oggi si occupa di tutela, gestione e trasmissione di patrimoni per clienti con ricchezza finanziaria di 500mila euro di soglia minima.

“Il consulente patrimoniale – conclude Enrico Cerreto – vuole comprendere a fondo il suo cliente, per poter essere un suo punto di riferimento, affidabile nel tempo e assolutamente indipendente da criteri di vendita, nell’esclusivo suo interesse. Il patrimonialista genera valore per il cliente. Le esigenze che spingono gli investitori a rivolgersi a un consulente di fiducia sono: la pianificazione finanziaria di lungo periodo e la protezione del patrimonio”.

Sistema banche più fragile con il bail-in

Le regole sulla risoluzione delle crisi bancarie mettono a repentaglio la stabilità del sistema. E’ questo l’allarme lanciato dal direttore generale di Banca d’Italia, Salvatore Rossi, durante un convegno sull’unione bancaria tenutosi ad Altavilla Vicentina.

Crisi banche, le nuove mosse del Governo

A salvare le banche saranno prima di tutto gli azionisti, successivamente gli obbligazionisti che hanno sottoscritto bond dell’istituto in difficoltà e dopo i correntisti. Tuttavia, solo quelli con depositi al di sopra dei 100mila euro.

Stress Test,128 banche europee messe sotto stretta osservazione

I risultati verranno comunicati nell’ultima settimana di ottobre. Ma gran parte dei giochi si stanno svolgendo in questi giorni poiché è in pieno svolgimento lo scambio di conclusioni e deduzioni con la Bce sui bilanci perfezionati da ogni singola banca dopo aver soppesato, sotto il controllo di Bankitalia, uno alla volta i prestiti e i rischi sulla bilancia dell’«asset quality review».