Confcommercio, migliorano i consumi a luglio anche se ancora deboli

Nel mese di luglio si è registrato un movimento dei consumi anche se lo scenario economico rimane debole e contraddittorio. È quanto emerge dai dati dell’indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) che nel mese di luglio registra una crescita dello 0,3% in confronto a giugno e una discesa dello 0,1% tendenziale. Il quadro congiunturale rimane in ogni caso «fiacco e ricco di contraddizioni» ed è ancora «prematuro parlare di inizio di una fase di recupero della spesa delle famiglie» dice l’Ufficio Studi di Confcommercio.

In Italia meno disagio sociale

L’inflazione è scesa dello 0,6% e questo significa che i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza di acquisto si sono abbassati

Famiglie: Confcommercio auspica una riforma fiscale

 Confcommercio auspica la riforma fiscale. Quella presentata dall’ente per descrivere il Paese è un’immagine triste. Famiglie povere, potere d’acquisto in calo, consumi in perdita. C’è da dire che la legge di stabilità contempla più entrate da quest’anno al 2016, per quasi 5 miliardi di euro. Ma l’ufficio studi dell’ente non risparmia la triste realtà. Il Paese, soprattutto a livello dei nuclei familiari, è in ginocchio.

La pressione fiscale resterà al 44% fino al 2016

 Nonostante gli sforzi compiuti dal governo per abbattere la pressione fiscale, e a causa delle manovre a cui andranno in cittadini italiani nei prossimi mesi, la pressione fiscale nel nostro paese sarà destinata a rimanere molto alta ancora per molto tempo.