Possibili interventi anti-volatilità della Consob

Gli effetti delle elezioni, con l’ingovernabilità che ne è uscita, si sono visti da questa mattina sulla Borsa di Milano. Il Ftse Mib è sceso del 5% e c’è il rischio contagio nelle altre Borse europee, che sono anche loro negative. In questa situazione è anche aumentato lo Spread e l’Euro è più debole nei confronti del Dollaro, del franco svizzero e dello Yen.

Borsa giù a Milano e in Europa e spread che sale dopo il voto

La Consob sta pensando a interventi anti-volatilità per cercare di contenere gli effetti delle elezioni. Nella riunione di questa mattina tra gli uomini della Consob e la Borsa Italiana la discussione ruotava attorno ai possibili interventi tecnici per limitare la volatilità. In particolare, si parla della reintroduzione di vincoli sulle vendite allo scoperto, cioè gli short selling. Il regolamento a livello comunitario prevede che si possano introdurre dei provvedimenti in caso di emergenza, sui quali stanno ragionando la Consob e la Borsa Italiana.

Le reazioni dell’Europa alle elezioni

Questi provvedimenti, secondo il regolamento comunitario, si possono proporre solo quando il listino o i titoli dell’indice principale sono in diminuzione del 10%. Questo livello non è stato ancora raggiunto, ma si sta ragionando su quali tipi di interventi sono necessari. Si pensa anche alla possibilità di restringere i margini di oscillazione, ma si ragiona ancora sulle scelte da fare.

Perché i fondi di investimento comune sono sicuri: il controllo

 La sicurezza dei fondi comuni di investimento deriva da diversi fattori, uno di questi è la vigilanza su questi fondi che è stata prevista dal legislatore, molto più ampia e attenta di quella che è stata prevista per altre tipologie di investimento.

Tra le varie istituzioni che sono state messe a controllo dei fondi comuni di investimento sono la Consob e la Banca d’Italia. La prima si occupa di vigilare sul rispetto delle regole da parte delle società di gestione del risparmio, in particolar modo per quanto riguarda le informazioni sui vari prodotti che sono date ai clienti.

La seconda, invece, si occupa dell’approvazione dei regolamenti interni alle diverse società e vigila sulla stabilità del patrimonio e sulle metodologie di contenimento del rischio applicate.

Oltre a questo controllo istituzionale le società di gestione del risparmio sono anche periodicamente sottoposte al controllo della documentazione contabile da parte di società di revisione e anche da parte della banca depositaria che vigila sull’emissione e sul rimborso delle quote del fondo.

Altra sicurezza per gli investitori sta nel fatto che anche gli intermediari sono controllati. In questo caso si tratta di un controllo ante in quanto, per poter proporre e vendere legalmente i prodotti del risparmio gestito è necessaria l’iscrizione in appositi albi della Consob.

Tutti i motivi della sicurezza dei fondi di investimento comuni:

Autonomia

Diversificazione

Trasparenza