L’aumento dell’Iva potrebbe essere rinviato di tre mesi

 Il 1° luglio 2013 arriverà l’aumento di un punto percentuale dell’aliquota Iva. Un piccolo aumento percentuale che, trasformato in cifre ed euro, potrebbe rivelarsi un insopportabile aumento del costo della vita per le famiglie e dei costi delle imprese.

► La Confcommercio crede ancora nel blocco dell’ Iva

Quando il Ministro dello Sviluppo Economico ha dichiarato di non poter far nulla per evitare questo aumento, la platea composta dai rappresentanti della Confcommercio ha sonoramente protestato. Le ragioni della protesta sono note e sacrosante, tanto che oggi il ministro delle Finanze Fabrizio Saccomanni ha provato a sedare gli animi parlando di un possibile spostamento della fatidica data.

Il ministro non si è sbilanciato, ma ha comunque dichiarato che il Governo sta facendo tutto il possibile per ridurre la pressione fiscale su famiglie e imprese, soprattutto al fine di capire quante risorse servono per arrivare a questo obiettivo e dove sarà possibile reperirle (l’aumento dell’Iva serve proprio a generare le risorse necessarie).

► Ciascun italiano paga 1000 euro di tasse al mese

Secondo il ministro Saccomanni il Governo sta studiando delle vie alternative, ma se non si aumenta l’Iva sarà comunque necessario trovare 2 miliardi di euro subito da qualche altra parte e un finanziamento di 4 miliardi per ciascuno degli anni successivi, ma il Governo sta anche pensando alla possibilità di posticipare il balzello di tre mesi, o anche per un periodo maggiore, per monitorare la situazione economica generale e capire se sarà possibile evitare definitivamente questo balzello.

Nuove regole per la scelta dei top manager

 Qualcosa cambierà. Fabrizio Saccomanni vuole modificare le norme e i parametri per la selezione dei top manager destinati a condurre le società controllate dallo Stato. In corso c’è una rivoluzione, capace di chiudere definitivamente l’era dei ‘famosi’ boiardi di stato, manager talvolta inamovibili, il più delle volte connessi alla partitocrazia.

Saccomanni in testa ha una sola parola chiave, ed è “trasparenza“.

Per essere il manager di un importante gruppo pubblico è obbligatorio aver superato una dura selezione e avere un curriculum specchiato. Inoltre, per effettuare la valutazione di quello che potrebbe essere considerato un vero e proprio esame d’ingresso, potrebbe presto arrivare un ‘comitato di saggi’.

Il cambiamento è stato annunciato dal ministro dell’Economia con un comunicato di una decina di righe dettato dall’urgenza dell’assemblea di Finmeccanica, in previsione domani, nella quale il Tesoro avrebbe dovuto indicare i nomi di due consiglieri di amministrazione. Invece, come si legge nel comunicato del ministero – all’assemblea c’è l’intenzione di proporre un rinvio di una nomina a un nuovo incontro degli azionisti.

Prima di scegliere, però, il governo vuole decidere per nuovi criteri: “Il ministero dell’Economia e delle Finanze, d’intesa con la presidenza del Consiglio dei Ministri“, si legge sempre nella nota del Tesoro, “vorrebbe definire procedure trasparenti per la nomina di amministratori nelle società controllate e criteri generali di valutazione delle candidature volti ad assicurare la qualità professionale e la competenza tecnica dei prescelti”.

Il Ministro Saccomanni non crede possibile il congelamento dell’aumento Iva

 Nonostante sia possibile che l’Unione europea decida di chiudere la procedura di infrazione aperta contro l’Italia per eccesso di deficit – non è ancora ufficiale, la decisione definitiva arriverà domani – e, grazie a questo, sarà possibile scongelare diversi milioni di euro, non si avranno benefici immediati.

► Servono tre miliardi per evitare l’aumento dell’Iva

I primi risultati di questa chiusura si avranno solo a partire dal prossimo anno e, quindi, non sarà possibile, come da molti auspicato, usarne una parte per reperire le risorse necessarie al congelamento dell’aumento delle aliquote Iva previste per luglio 2013.

Lo ha detto il neo ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni durante la presentazione del rapporto della Corte dei Conti di questa mattina. Il tesoretto che si genererà da questa chiusura della procedura dovrà essere utilizzato per gli investimenti e non per la sterilizzazione dell’Iva.

► Servono 2 miliardi per evitare l’aumento dei ticket sanitari

Si fa sempre più forte, quindi, la possibilità che il balzello Iva scatterà, nonostante i tanti tentativi del governo per evitarlo. Possibile, invece, che il tesoretto possa essere utilizzato per evitare l’aumento dei ticket sanitari.

La proposta di Saccomanni a Bruxelles contro frode ed evasione fiscale

Il ministro dell’economia Fabrizio Saccomanni si è espresso questa mattina a Bruxelles a favore delle leggi finalizzate alla lotta contro riciclaggio di denaro sporco e finanziamento delle attività di terrorismo.

Saccomanni, dopo aver analizzato in più occasioni la situazione del nostro Paese, vuole porsi l’obiettivo di far si che tutti gli Stati membri dell’Unione europea siano capaci di arominzzare le proprie norme in merito alla frode e all’evasione fiscale.

Il ministro italiano dell’economia, si è dichiarato in particolar modo favorevole alla posizione espressa dai ministri di Francia e Germania. I suoi ‘colleghi’ nei giorni scorsi hanno presentato una lettera alla Commissione europea.

Saccomanni si è dichiarato pertanto favorevole all’incremento del livello di armonizzazione tra politica e legislazione per quanto riguarda la lotta a riciclaggio e finanziamento di attività terroristiche e ha reso nota la sua posizione anche nel corso di una riunione del Consiglio Ecofin.

Il ministro ha aggiunto anche che è fondamentale esplorare ogni eventuale sinergia tra “Legislazioni nazionali e mezzi di contrasto, per gli obiettivi condivisi”.

La lettera inviata da Francia a Germania lo scorso 24 aprile al Parlamento europeo alla quale Saccomanni fa riferimento parla della possibilità per gli Stati Membri di costringere a rivelare i beneficiari ultimi di qualunque entità legale o fondazione, e di assegnare a Bruxelles il compito di analizzare e monitorare l’attuazione dei regimi anti riciclaggio in tutti gli Stati membri.

 

 

Per Saccomanni è urgente completare l’unione bancaria europea

 Mentre in Europa, nelle ultime ore, i vertici della BCE, attraverso le parole di Joerg Asmussen, membro del comitato esecutivo, e  il Ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble, discutono sulle modalità con cui realizzare l’ unificazione bancaria europea – e in particolare sul problema della cosidetta risoluzione, da Bruxelles interviene sulla questione anche il Ministro dell’ Economia e delle Finanze italiano Fabrizio Saccomanni.

> La risoluzione bancaria al centro del dibattito europeo

Secondo il Ministro italiano, infatti, è urgente completare l’ unificazione bancaria europea, cioè andare ad istituire gli altri tasselli necessari all’ unificazione oltre l’ organo generale di supervisione, in modo da dare certezze e garanzie agli investitori ed evitare eventuali rotture del sistema finanziario.

>Barroso spinge ancora per l’unione bancaria europea

Interrogato poi sulla situazione italiana, il Ministro Saccomanni ha inoltre aggiunto che le banche italiane non hanno bisogno di un intervento dell’ Esm, cioè del meccanismo di stabilità europeo ma che, a proposito della questione della risoluzione, la soluzione preferibile sarebbe quella che garantisse la massima prevedibilità del sistema e la sua massima armonizzazione. L’ Italia è dunque a favore del modello di risoluzione, che garantirebbe un intervento in caso di crisi bancarie.

Il Ministro, all’  Ecofin, si è detto infine soddisfatto dei comuni sforzi europei fatti contro l’ evasione fiscale e il riciclaggio.

Saccomanni ribadisce a Bruxelles gli impegni dell’Italia

 Si è trovato oggi a Bruxelles, per la prima volta in questa veste dall’ insediamento del nuovo esecutivo, il Ministro dell’ Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni,  il quale, alle richieste dell’ Eurogruppo, non ha avuto tentennamenti nel riconfermare gli impegni presi dall’ Italia in merito ai suoi conti pubblici.

>L’Ue sollecita la discussione sulle priorità del Governo

I 16 Ministri europei delle Finanze hanno infatti chiesto «indicazioni precise, contenute nelle risoluzioni approvate dal Parlamento e nel testo del decreto che sarà approvato a giorni». Ma il Ministro Saccomanni ha confermato che l’ Italia adotterà le misure per rispondere ai problemi nazionali senza interferire su debito pubblico e deficit.

La salvezza dell’Italia dalla BCE

Una relazione, quella del neo Ministro dell’ Economia, a quanto pare, almeno dalle parole del presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, piuttosto ambiziosa e convincente, che ha rassicurato tutti i presenti sulle priorità economiche del nuovo governo italiano e sul fatto che l’ Italia rimarrà all’ interno degli impegni assunti a livello comunitario.

Saccomanni ha inoltre precisato che le misure che il Governo Letta si appresta a varare riguardano solo i saldi della finanza pubblica per il 2013. Il nuovo Governo ha infatti in cantiere anche un programma di riforme di più lungo periodo, di cui si è discusso durante l’ incontro di Spineto nei giorni scorsi.

L’Ue sollecita la discussione sulle priorità del Governo

 L’ Unione Europea sollecita da Bruxelles la discussione, da parte del nuovo Governo italiano, sulle priorità che lo stesso andrà ad affrontare nel breve periodo e pensa di interrogare – forse già lunedì prossimo – sugli scottanti temi del risanamento e della crescita lo stesso neo Ministro dell’  Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni.

Dai dividendi dello spread le risorse per l’IMU e la Cig

Ma il Ministro Saccomanni, a quanto pare, sembra essere già preparato alle richieste, poiché proprio lunedì prossimo presenterà all’ Eurogruppo le priorità economiche del Governo Letta in fatto di rilancio e di ripresa.

Anche la Camera dà il via libera al Def

Il piano che verrà presentato dal Ministro contempla infatti già una serie di interventi sicuri che costituiscono le priorità del nuovo esecutivo. Tra queste vi sono, come annunciato, il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali, cioè della Cassa Integrazione in deroga (Cig), il congelamento della rata IMU di giugno, il blocco dell’ aumento dell’ aliquota IVA previsto per luglio e il rifinanziamento dei contribuiti per le ristrutturazioni.

A queste priorità, tuttavia, faranno presto seguito, forse in estate, le discussioni sulla eventuale restituzione dell’ IMU 2012 pagata sulla prima casa, in base all’ Odg presentato giorni fa da Calderoli in contemporanea al Def e messo in cantiere per essere valutato al prossimo Cdm utile.

Una nuova tassa comunale al posto dell’Imu?

 Il Ministro dell’ Economia Fabrizio Saccomanni ha riferito ieri in Parlamento in merito alle possibili modifiche che potrebbero interessare l’ attuale imposta sugli immobili, l’ IMU, all’ indomani della sua sospensione a partire dal mese di giugno.

L’IMU sarà sospesa a giugno e alleggerita

Attraverso le parole, per il momento ancora molto caute, del Ministro, si è potuto dunque intendere che nel prossimo futuro ci sarà una profonda riforma dell’ imposta, alla quale potrebbe essere assegnato anche un nuovo nome, sulla base della eventuale possibilità che accorpi dentro di sé anche altri tributi.

> Presto il decreto legge per il rinvio dell’IMU

L’ IMU potrebbe, cioè, venire trasformata in una imposta comunale, una Imposta di servizio dei Comuni, che abbracci anche le odierne tasse sui rifiuti, come la Tarsu, la Tia e la nuova Tares. I Comuni potrebbero, di conseguenza, modificare le aliquote in base alle diverse necessità.

La nuova imposta, inoltre, potrebbe contenere anche una parte del gettito dell’ imposta del registro, una delle tasse che si paga sempre in relazione agli immobili. Ma dal punto di vista di un alleggerimento del peso sociale della nuova tassa, potrebbero essere aumentate le detrazioni per i figli a carico, in modo da alleggerire quella che sarà la futura tassa di servizio per le famiglie numerose, e si potrebbe tenere conto dei redditi bassi.

Saccomanni conferma la Nota di aggiornamento del Def

 Il neo Ministro dell’ Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, è stato ascoltato ieri dalle Commissioni speciali di Camera e Senato in merito ai più urgenti problemi economici che travagliano il Paese.

Per Saccomanni le priorità sono gli esodati e la Cig

Nel corso della seduta il Ministro ha confermato che il Governo inviterà all’ approvazione del Def, il Documento Economico e Finanziario che l’ Unione Europea è in attesa di ricevere e che contiene anche tutti i precedenti provvedimenti presi in materia di IMU – compresa la stabilizzazione dell’ imposta a partire dal 2014 –  ma ha anche aggiunto che il Governo stesso presenterà, in tempi utili per la chiusura della procedura di disavanzo eccessivo, la relativa Nota di aggiornamento.

L’IMU sarà sospesa a giugno e alleggerita

Il Governo Letta ha infatti annunciato in questi giorni la sospensione della rata dell’ IMU prevista per giugno e la sua futura rimodulazione: è probabile quindi che i nuovi provvedimenti decisi sul fronte IMU entreranno a far parte del contenuto della Nota.

Ma c’è di più. Il deficit, infatti, sarà costantemente tenuto sotto il 3%, ci saranno interventi per dare ossigeno a famiglie e imprese e si andrà avanti con la spending review per ridurre gli sprechi. Si cercherà, infine, di ridurre la pressione fiscale.

Per Saccomanni le priorità sono gli esodati e la Cig

 Replica prontamente il Ministro dell’ Economia Fabrizio Saccomanni alla pubblicazione dell’ ultimo rapporto Ocse sull’ economia italiana e alle previsioni, di certo non positive, in esso contenute.

> Le stime Ocse sull’ economia italiana

Secondo il Ministro, infatti, i dati riportati dall’ Ocse sono troppo cupi rispetto alla reale situazione del Paese che è sicuramente ormai entrato in una nuova fase che gli permetterà di superare il precedente periodo di incertezza politica e la paralisi istituzionale che aveva reso la crisi economica ancora più acuta.

Meno tasse e più crescita per Saccomanni

Le previsioni Ocse, del resto, non tengono affatto conto dell’ impatto che avrà il decreto per la restituzione dei debiti della Pubblica Amministrazione che avrà luogo a partire dal 2013 e nel 2014.

Ora l’ Italia, secondo Saccomanni, deve uscire dalla crisi il prima possibile, proseguendo, proprio come si è iniziato a fare, sulla strada delle riforme strutturali, che sono un sicuro passo avanti verso la crescita. Una delle prime necessità – magari entro il mese di giugno – in questo senso sarà quella di chiudere la questione della procedura dell’ Unione Europea per eccesso di deficit.

Per quanto riguarda invece le priorità di governo, servono provvedimenti urgenti anche se non improvvisati per la risoluzione del problema degli esodati e per il rifinanziamento della CIG.