e-Mobility: il futuro è elettrico

100 storie di eccellenza italiana nel quarto rapporto Enel, Symbola ed Enel X Way

L’Italia occupa un ruolo di primo piano nella rivoluzione della mobilità sostenibile. A dimostrarlo, il quarto rapporto “100 Italian e-Mobility Stories 2023” curato da Enel, Fondazione Symbola ed Enel X Way. Storie di eccellenza su tutta la filiera, dai grandi Studi di design ai produttori di componenti e di veicoli.  

Secondo il rapporto, il nostro Paese ha chiuso il 2021 con un aumento del 199% rispetto all’anno precedente delle vendite di auto ibride ed elettriche, raggiungendo più di un terzo del totale immatricolato. Una sfida, quella della nuova mobilità, alla quale le nostre imprese e i nostri centri di ricerca hanno risposto con la crescita:

  • della produzione nazionale di automobili elettriche e ibride – dallo 0,1% della produzione complessiva di autovetture nel 2019 a oltre il 40% nel 2021; 
  • della produzione di mezzi dell’ultimo miglio, anche grazie al sharing e all’accelerazione del digitale nella creazione di app e di servizi di gestione;
  • della produzione Made in Italy di e-bike e monopattini elettrici, questi ultimi veicolo condiviso più diffuso in Italia.

Risultato possibile anche all’avanzamento nel nostro Paese della realizzazione di gigafactory – dallo stabilimento FIB Teverola 2, in provincia di Caserta, ai progetti Italvolt nella provincia di Torino e alla joint-venture Automotive Cells Company, in provincia di Campobasso.

“Il rapporto realizzato con Fondazione Symbola racconta una tra le filiere più innovative e dinamiche del Paese”, ha dichiarato Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel. 

Aziende, università, centri di ricerca e realtà del terzo settore. Grandi studi di design, impegnati a ridefinire forme e stile dei veicoli del futuro; produttori di componenti, chiamati ad alleggerire il peso dei veicoli grazie a nuovi materiali come leghe leggere, alluminio e titanio; produttori di veicoli, anche piccoli, per le diverse forme di mobilità nel frattempo emerse – prima tra tutte, il car sharing.

Una “mappa delle eccellenze” possibile all’ampio spettro italiano di competenze e tecnologie – dalle case automobilistiche a chi realizza e-bike e veicoli leggeri, passando per motorini e autobus elettrici. Filiera il cui “cuore pulsante” è la componentistica, grazie a imprese che creano motori e statori, freni ed elettronica, scocche e pacchi batterie. Ma anche multiutility, soluzioni per la ricarica e relative app. L’auto elettrica sposa infatti l’innovazione proveniente da altri settori, a partire dalla rete elettrica, spingendo:

  • sull’efficienza del motore,
  • sulla durabilità delle batterie,
  • sul retrofit elettrico di auto tradizionali
  • e sul recupero dei materiali in un’ottica circolare.

Le 100 storie, e ce ne sono certamente tante altre, sono la prova che la mobilità elettrica ha grande spazio nel nostro Paese, che può essere occupato dalla curiosità e capacità di innovazione delle quali noi italiani siamo particolarmente dotati.

La convergenza tra energia, automotive, digitale, industria manifatturiera e ricerca rende lo spazio della mobilità elettrica molto più ampio di quello che può a prima vista apparire, e offre margini di crescita, di nuova occupazione, di una eMobility Made in Italy” (Elisabetta Ripa, CEO Enel X Way).

Attualmente, nel mondo circolano quasi 20 milioni di veicoli elettrici per passeggeri, 1.3 milioni di veicoli elettrici commerciali e oltre 280 milioni di ciclomotori, scooter e motocicli elettrici. E, per le auto elettrificate, le stime 2030 prevedono una quota di mercato globale superiore al 50%, trainato dalle tecnologie Battery Electric Vehicle (BEV). Guardando le immatricolazioni italiane delle auto BEV da gennaio a ottobre 2022, il mercato registra 39.400 unità – con la Fiat 500E ancora in cima alla Top 5 delle più vendute nel nostro Paese.

Una nuova era, quella della e-Mobility. Essenziale per la necessaria decarbonizzazione e per la riduzione degli impatti della mobilità tradizionale sull’ambiente e sulla salute, e resa possibile grazie all’evoluzione della tecnologia ma anche al moltiplicarsi delle politiche Green Deal e degli investimenti.

Uno scenario che, è proprio il caso di dirlo, vede l’Italia in pole position.

Economia circolare: la strategia suggerita da Enel

Sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso innovazione, digitalizzazione e governance

Da dicembre 2022, è disponibile online “Viaggio nell’Economia Circolare del Gruppo Enel: Strategia, progetti e risultati” – un aggiornamento sulle iniziative e i progetti della prima utility energetica italiana in un campo centrale nella strategia del Gruppo. Una risorsa importante per potersi orientare in un mondo in continua evoluzione. Scopriamolo insieme.

Tre gli ambiti di articolazione:

  • nuovi modelli di business, sull’adozione trasversale di modelli basati sui principi dell’economia circolare;
  • materie prime, sull’approccio circolare e sostenibile sia in termini di previsione dei fabbisogni e degli impatti, sia di sviluppo e adozione di soluzioni innovative, in collaborazione con tutto il proprio ecosistema;
  • città, sullo sviluppo di nuove soluzioni e progetti in collaborazione con aziende di altri settori e istituzioni.

Il documento approfondisce inoltre le attività di governance e digitalizzazione volte all’implementazione di un modello disancorato dal mero consumo di risorse, che

  • protegga l’ambiente, riducendo le emissioni e lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali;
  • favorisca l’impiego di risorse rinnovabili;
  • contribuisca al miglioramento della qualità di vita delle persone;
  • sia competitivo anche economicamente, attraverso l’innovazione e il ridisegno della catena del valore.

Due esempi? Il progetto di trasformazione della fabbrica catanese di moduli fotovoltaici 3Sun in Gigafactory, per il quale Enel ha firmato un accordo di finanziamento con la Commissione europea, e il progetto per l’individuazione di soluzioni industriali di riciclo per le batterie dei veicoli elettrici lanciato in Italia assieme ad altre aziende nell’ambito dell’Important Project of Common European Interest (IPCEI).

“Con questo documento abbiamo voluto raccontare in modo semplice e chiaro le sfide, gli obiettivi raggiunti e le potenzialità che caratterizzano la transizione circolare del Gruppo Enel”, commenta Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo Enel. “L’economia circolare rappresenta un elemento-chiave per la competitività di un’azienda, in quanto consente non solo di affrancarsi dal consumo di nuove risorse non rinnovabili, ma anche di valorizzare al meglio asset e beni esistenti consentendone l’eventuale riutilizzo in ottica sostenibile. L’approccio di Enel alla circolarità è pienamente integrato con i nostri obiettivi di decarbonizzazione e si traduce in azioni concrete lungo tutta la catena del valore, dalle fasi iniziali di design e approvvigionamento fino alla gestione del fine vita e del recupero delle materie prime”.

Enel, che il 6 dicembre 2022 ha festeggiato il suo 60° anniversario, è una multinazionale dell’energia e un operatore integrato leader nei mercati globali dell’energia e delle rinnovabili. Presente in 30 Paesi nel mondo con una capacità totale di circa 93 GW, è il più grande operatore privato di rinnovabili, il primo operatore di rete per numero di utenti finali e il maggiore operatore retail per numero di clienti. 

Enel Grids, la business line globale del Gruppo dedicata alla gestione del servizio di distribuzione di energia elettrica a livello mondiale, fornisce energia elettrica attraverso una rete di circa 2,3 milioni di chilometri a circa 76 milioni di utenti finali. Il Gruppo fornisce energia a oltre 70 milioni di case e aziende. Enel Green Power, che all’interno del Gruppo Enel gestisce le rinnovabili, conta su una capacità totale di oltre 56 GW con un mix di impianti eolici, solari, geotermici, idroelettrici e di accumulo in Europa, nelle Americhe, in Africa, Asia e Oceania. Enel X Global Retail, la business line globale di Enel per i servizi energetici avanzati, ha una capacità totale di circa 8,2 GW di demand response gestiti a livello globale e 65 MW di capacità di accumulo behind-the-meter. Infine, Enel X Way è la nuova società del Gruppo interamente dedicata alla mobilità elettrica, che gestisce circa 430.000 punti di ricarica pubblici e privati per veicoli elettrici in tutto il mondo – sia direttamente, sia attraverso accordi di interoperabilità.

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