Ilva, ecco come verrà usato il prestito

Arriva una boccata d’ossigeno per l’Ilva, almeno in termini di finanze. La seconda tranche del prestito ponte, destinata allo stabilimento pugliese ed erogata da Unicredit, Intesa Sanpaolo e Banco Popolare, sta arrivando. I tre gruppi di credito hanno approvato l’emissione dei fondi.

Ilva: arriva la seconda parte del prestito ponte

Il finanziamento ponte all’Ilva è stato erogato. Si tratta della seconda tranche, rilasciata da tre istituti di credito: Intesa Sanpaolo, Banco Popolare e Unicredit, infatti, hanno dato il loro assenso per versare nelle casse dell’acciaieria 125 milioni.

Enrico Bondi futuro commissario dell’ ILVA

 Secondo il decreto salva – Ilva, proprio questo pomeriggio sul tavolo del Consiglio dei Ministri, il commissario straordinario dello stabilimento, al massimo per i prossimi 3 anni, sarà Enrico Bondi,  che deterrà, nei confronti dell’ impresa, pienezza di poteri e di funzioni, al fine di traghettare l’ acciaieria di Taranto verso tempi migliori. 

Il Ministro Zanonato vuole impedire la chiusura dell’Ilva

 Durante l’intervista rilasciata su Sky Tg24 al programma omonimo di Maria Latella, il Ministro dello Sviluppo Flavio Zanonato si è espresso sulla vicenda Ilva attestando con chiarezza la sua posizione e la sua volontà di mantenere in vita l’azienda: “Se si ferma un’impresa di questo tipo possiamo dire addio a tutta l’industria siderurgica e avremmo problemi con l’industria meccanica”.

Zanonato ha poi aggiunto: “Secondo me l’acciaio deve rimanere italiano, e dobbiamo fare di tutto come governo perché lo rimanga. È una questione strategica, la meccanica ha bisogno di avere vicina la produzione dell’acciaio. Se chiudiamo l’Ilva non risolviamo il problema dell’ambiente, ma rischiamo di avere una situazione di degrado, come è avvenuto a Piombino e Bagnoli. La sola strada – ha proseguito il Ministro dello Sviluppo – è quella di risanare e continuare a produrre acciaio. Non mi pare ci siano le condizioni per il commissariamento. Domani e martedì discuteremo di tutti gli aspetti della vicenda, ma una cosa è certa, non vogliamo che questa realtà chiuda”.

Il Ministro, nel corso del suo intervento a Sky, ha poi voluto dire la sua su altre questioni di vitale importanza quali ad esempio la procedura di infrazione. Un commento sul lavoro del suo predecessore: “Corrado Passera ha lavorato molto bene, in una fase di estrema difficoltà per l’economia del paese. Noi dovremo avere margini un po’ più ampi di manovra, adesso che si chiude il processo di infrazione. Avremo la possibilità di accedere di più al credito, perché i soldi sono quelli”.