I ricavi di Cairo dopo l’acquisizione di La7

 Arrivano dati notevolmente positivi per il gruppo fondato da Urbano Cairo. Dopo l’acquisto di La7 durante lo scorso aprile, si è potuto fare un bilancio degli utili, bilancio degli utili che si è affermato nei primi 9 mesi dell’anno corrente. I dati che si sono evidenziati sono decisamente positivi.

L’accordo è definitivo e ora LA7 è proprietà di Cairo Editore

 L’annuncio è arrivato via Twitter questa mattina. A farlo Gad Lerner, uno dei giornalisti di punta dell’emittente, dopo la conclusione del cda di Telecom Italia Media che aveva lo scopo proprio di definire gli ultimi punti dell’operazione di cessione.

► Cessione di La7 in via di ufficializzazione

Ancora nessun commento ufficiale, ma solo qualche indiscrezione, come quella di Urbano Cairo che si è lasciato sfuggire che, con questa acquisizione, si è preso una patata bollente. In effetti non sarà semplice gestire l’emittente, che lo scorso anno ha chiuso in rosso i conti.

Da quanto si è saputo in questi lunghi mesi di trattative, Cairo avrebbe investito circa un milione di euro per rilevare l’emittente, riuscendo a strappare a Telecom il pagamento delle perdite di La7 fino a che il contratto di cessione non sarà in esercizio (almeno, quindi, fino al giugno di quest’anno), di farsi anche carico dei 533 dipendenti della televisione e di ridurre del 50% l’affitto dei Multiplex che rimangono di proprietà di TiMedia.

► Umberto Cairo e le difficoltà del risanamento di LA7

Con questo contratto Urbano Cairo, è diventato il nuovo editore del terzo polo televisivo italiano. La sua è una scommessa non facile da vincere, l’emittente è in rosso con debiti che hanno raggiunto i 260 milioni di euro, ma sarà compito di Telecom, per prima, di ricapitalizzare prima TiMedia e poi La7 per permettere a Cairo di iniziare la sua gestione.

Cessione di La7 in via di ufficializzazione

 La vicenda della cessione di La7 sembra essere giunta ad un punto di svolta. Infatti, in serata, si dovrebbe concludere il cda di Telecom che ufficializza la cessione dell’emittente televisiva all’imprenditore Urbano Cairo, patron di Cairo Editore.

► Umberto Cairo e le difficoltà del risanamento di LA7

Si tratta di una conclusione che arriva dopo un lungo periodo di trattative che hanno coinvolto, oltre a Cairo, il fondo Clessidra di Claudio Sposito e Diego Della Valle, anche se quest’ultimo è arrivato troppo tardi per poter essere preso in considerazione.

 

L’accordo per la cessione di La/ ad Urbano Cairo dovrebbe prevedere una dotazione di 95 milioni di euro, dei quali 88 relativi alla gestione industriale e 7 a costi per i dipendenti. Telecom rinuncia  ai 63 milioni di crediti che può vantare verso la controllata TiMedia relativi a La7.

L’accordo prevede che i Multiplex rimangano di proprietà di TiMedia ma che il loro affitto sia abbassato e che i contratti pubblicitari rimangano tali almeno fino al 2019. Alla fine a Telecom potrebbe non rimanere nulla in tasca nonostante fosse stato preventivato un guadagno di circa  450 milioni dall’operazione di cessione.

► Della Valle non conquista Bernabè

Se l’accordo passerà il cda, comunque, ci sarà ancora da aspettare in quanto, dovrà prima passare al vaglio di Antitrust e Agcom.

 

 

Umberto Cairo e le difficoltà del risanamento di LA7

 Se Telecom Italia ha deciso di cedere l’emittente La7 non lo ha fatto certo per generosità, ma, per usare delle parole molto semplici, per togliersi d’intralcio un’emittente che, nell’ultimo anno, ha costituito una grossa perdita. Chiunque decida di rilevarla, quindi, parte dal presupposto che gli sforzi per tornare a guadagnare potrebbero essere molti e molto duri.

► Oggi il cda di Telecom per decidere sull’offerta di Della Valle

Ieri la notizia che tra i tre pretendi in gara per aggiudicarsi le trattative in esclusiva ha vinto Cairo Editore, già concessionario pubblicitario dell’emittente televisiva. Cairo ha visto un buon affare -e ieri il suo titolo in borsa ha segnato un +12,6%- ma, visto che La7 solo nello scorso anno ha perso 100 milioni di euro, avrà davvero visto giusto?

Sicuramente Urbano Cairo si è fatto bene i conti in tasca. L’imprenditore possiede una casa editrice e una concessionaria di pubblicità che nel 2012 hanno fatturato, complessivamente, 319 milioni di euro per un guadagno di 18. Sicuramente ottime performance.

Ma poi questi dati vanno anche rapportati a quanto potrebbe costare risanare La7. L’ultimo palinsesto dell’emittente ha avuto un costo pari a 120 milioni di euro e, se non riesce nell’immediato a fare dei tagli, potrebbe portare anche la sua casa editrice sul baratro.

► Della Valle non conquista Bernabè

Si tratta di un circolo vizioso al quale Cairo vorrebbe mettere fine, ma l’esempio dell’ex ad Gianni Stella, che ha cercato di  lanciare nuove trasmissioni in grado di attirare nuovi inserzionisti, non riuscendo a raggiungere, comunque, quel livello di share necessario a rendere fattuale l’intento imprenditoriale, ha portato alla creazione di una voragine nei conti, non sembra essere di buon auspicio.

Della Valle non conquista Bernabè

 Ieri pomeriggio alle 18 si è tenuto l’atteso cda di Telecom Italia per decidere con chi trattare, tra gli imprenditori che si sono proposti, la cessione di La7.

► Oggi il cda di Telecom per decidere sull’offerta di Della Valle

Le proposte in tavola erano quella dell’editore Urbano Cairo, quella del fondo Clessidra di Claudio Sposito e, ultima arrivata, quella di Diego Della Valle, patron di Tod’s. Secondo le indiscrezioni arrivate prima dell’inizio del cda, molti dei consiglieri sarebbero stati favorevoli  a posticipare tutte le decisioni al dopo elezione, anche per dare a Della Valle il tempo di organizzare al meglio la sua offerta.

Invece, è accaduto il contrario di quanto ci si aspettava e il cda di Telecom Italia ha deciso che la cessione di La7 sarà trattata in esclusiva con Cairo Editore.

► Della Valle ci prova per La7

Il voto non è stato unanime e a pesare sulla scelta soprattutto il ritardo della proposta di Della Valle, già contattato a giugno scorso come gli altri imprenditori. Quindi, favorirlo non sarebbe stato giusto ma a Della Valle rimane sempre la possibilità di un accordo con Cairo.

Ora Urbano Cairo ha a disposizione due settimane per definire i termini dell’acquisto dell’emittente, che saranno discussi al prossimo cda previsto per il 4 marzo. Se l’offerta di Urbano Cairo soddisferà i consiglieri, si potrà dare il via all’acquisizione.

Oggi il cda di Telecom per decidere sull’offerta di Della Valle

 Diego Della Valle ha scombinato le carte in tavola con la lettera che ha inviato negli scorsi al presidente di Telecom Italia Franco Bernabè. Nella missiva una proposta di cordata di imprenditori italiani disposti a fare un’offerta per l’acquisizione di La7.

► Diego Della Valle prepara l’offerta per La7

Una sorta di fulmine a ciel sereno che sarà discussa nel cda di telecom Italian previsto per oggi pomeriggio alle 18. Ordine del giorno, oltre alla lettera del patron di Tod’s, la valutazione delle offerte presentate dall’imprenditore Urbano Cairo, concessionario per la pubblicità di La 7 fino al 2019, e dal fondo Clessidra di Claudio Sposito.

Si prevede già una spaccatura del cda, tra chi vorrà decidere entro oggi cosa fare e che, invece, vorrà rimandare il tutto al dopo elezioni, posizione, questa, che, oltre ad essere spalleggiata da larga parte del mondo politico, sembra essere tra le preferenze anche di una buona parte dei consiglieri, non soddisfatti di quanto proposto finora, nonostante gli offerenti originari abbiano rivisto al rialzo le loro offerte.

► Saltata l’asta per le frequenze televisive, persi 1,2 miliardi di euro

Che anche chi sostiene che Della Valle potrebbe allearsi con Cairo, anche se la notizia non è stata confermata da nessuna delle parti in gioco. I due offertni, a differenza di Clessidra, sono però interessati solamente all’acquisizione della emittente e non alla gestione dei multiplex, come invece previsto dall’offerta di Sposito.

 

Diego Della Valle prepara l’offerta per La7

 Diego Della Valle sta preparando la sua scalata ai vertici di La7. Ha in mente un progetto da realizzare in cordata con altri imprenditori italiani e intende coinvolgere anche i volti più famosi dell’emittente controllata da Ti Media.

► Moody’s declassa Telecom

 

La lettera con la sua offerta dovrebbe arrivare entro oggi al presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e a tutti i consiglieri. Il fondatore di Tod’s ha già firmato l’impegno di riservatezza per accedere alle carte della società e ha chiamato a collaborare con lui una banca internazionale che lo assisterà in tutto il percorso.

Si sa ancora poco di questo progetto di scalata, Diego Della Valle si è riservato qualche settimana di tempo per mettere in piedi un’offerta davvero concorrenziale insieme ad altri cinque o sette imprenditori italiani. La novità del suo progetto è quella di voler coinvolgere anche Enrico Mentana e Michele Santoro.

Come già fatto da Cairo Communication, anche l’offerta di Della Valle cercherà di ottenere il controllo della tv -solo La7, senza MTV- e lasciare a Telecom Italia la gestione di infrastrutture e multiplex. Della Valle sembra disposto anche a  lasciare alla Telecom una quota di minoranza della società.

► Saltata l’asta per le frequenze televisive, persi 1,2 miliardi di euro

Lunedì mattina il cda di Ti Media in cui si discuteranno le offerte di Clessidra e Cairo. Si prospettano discussioni e probabili lungaggini prima dell’arrivo della decisione definitiva, dato che il cda è ugualmente suddiviso per zone di interesse. Della Valle, forte dell’appoggio di Mediobanca che attende offerte migliori rispetto a quelle depositate.