La gestione attiva del portafogli

 Per gestione attiva del portafogli finanziario si intende una strategia di investimento che mira a avere delle performance superiori rispetto a quelle indicate dal benchmark, l’indice di riferimento.

In questo tipo di strategia il gestore espone le sue decisioni di investimento ad un rischio maggiore di quello previsto dall’indice nell’ottica di riuscire ad ottenere un maggiore rendimento. Si tratta di una strategia finanziaria di alto livello che, per definizione, espone le proprie decisioni di investimento a rischi molto elevati.

Ma questi rischi possono essere ridotti attraverso un’analisi storica approfondita dei rendimenti delle gestioni che devono essere poi messe in relazione anche con le condizioni generali dei mercati in cui si opera.

Gli strumenti che vengono utilizzati nella gestione attiva del portafogli sono: asset allocation (spostamento periodico del portafogli in diversi mercati di riferimento); stock picking (scelta preferenziale di azioni sottostimate e, quindi, con maggiori possibilità di rialzo) e market timing (variazione del tempo di esposizione del portafogli al mercato di riferimento).

Per la buona riuscita della strategia di gestione attiva del portafogli è di fondamentale importanza la capacità del gestore di individuare le soluzioni migliori di investimento (che saranno trovate grazie a esperienza, intuito e conoscenza delle possibilità dei mercati in cui si opera) in base al profilo rischio/rendimento del delegante.

BCE: taglio dei tassi?

 La Banca centrale europea annuncerà oggi se ci sarà un nuovo taglio dei tassi d’interesse. La conferenza stampa sulle politica monetaria da adottare nell’Eurozona, sarà trasmessa in streaming da molti siti a partire dalle ore 14.30.

L’appuntamento del giorno è dunque il Consiglio Direttivo della BCE presieduto da Mario Draghi in qualità di presidente e da Victor Constancio, il suo vice. Se la BCE decidesse per un nuovo taglio dei tassi d’interesse, cosa accadrebbe alla coppia EUR/USD?

La posizione degli analisti è controversa. Ci sono molti esperti del settore che sono convinti che il taglio dei tassi ci sarà con il passaggio da quota 0,75% a quota 0,50%. La scelta della BCE della riduzione degli stessi di 25 punti base, infatti, sarebbe vincolata ad una serie di informazioni sulla condizione finanziaria ed economica dell’UE: la Spagna potrebbe chiedere degli aiuti, l’inflazioneè calata ma c’è anche da valutare la situazione di crisi della Germania.

Tutto plausibile ma la maggioranza degli analisti ritiene che la BCE non taglierà i tassi lasciandoli invariati allo 0,75%. Il tasso di riferimento sarà invariato, fisso allo 0,75%, almeno fino alla fine dell’anno. La BCE infatti, deve capire meglio come si evolverà la condizione della Spagna, se Madrid chiederà aiuto o meno e a quali condizioni, e soprattutto la condizione della Grecia.

Abbinamento: base dell’investimento

 L’investimento nel settore delle opzioni binarie è governato dall’abbinamento di coppie di variabili, in alcuni casi teoriche, in altri valoriali, per lo più strategiche.

Basta pensare che un trading di successo dipende soprattutto dalla capacità d’analisi del mercato e dall’abilità strategica nell’investimento. Un presupposto che induce i privati e i broker a proporsi sul mercato con una vasta conoscenza degli stock su cui intervenire e la conoscenza degli strumenti a disposizione.

Le strategie analizzate in precedente – la commerciale doppia e la bungee – hanno come obiettivo quello di accelerare la monetizzazione degli investimenti con acquisti diversificati, con un’operatività concreta e veloce: il trende è confermato si raddoppia l’investimento; oppure il trend è confermato, si modifica il senso dell’opzione binaria già acquistata.

La strategia dell’abbinamento è un po’ più concettuale da questo punto di vista e si basa tutta sull’attività preliminare di conoscenza e approfondimento degli stock. In particolare si fa riferimento ad una caratteristica delle opzioni binarie che partono dal confronto di due stock.

L’esempio nel mercato valutario è più facile: il trader intuisce che per una serie di concatenazioni il dollaro prenderà presto il sopravvento sull’euro. La prima cosa che fa è acquistare più opzioni put sul dollaro (strategia commerciale doppia), oppure portare in the monety le opzioni at the money sul dollaro (strategia bungee). La terza possibilità è diversificare l’acquisto con le opzioni binarie down sull’euro (strategia dell’abbinamento).

 

 

Strategie utili: Bungee con le opzioni binarie

 Il nome corretto di questa strategia usata da chi investe nelle opzioni binarie è “strategia Bungee Option Trading” e comporta come al solito l’abbinamento di due comportamenti d’investimento.

Un’intuizione abbastanza semplice è stata formalizzata nella “strategia commerciale doppia” che abbiamo illustrato e che riassumiamo brevemente: se s’intuisce che il trend individuato sarà confermato in un certo periodo, si deve almeno raddoppiare la quantità di opzioni binarie vincenti in proprio possesso.

L’obiettivo di chi investe in opzioni binarie, come in generale quello di chi investe in borsa, è massimizzare i profitti e ridurre al minimo le perdite di capitale. Una strategia studiata a tavolino può essere molto d’aiuto.

La teoria del Bungee è quella della combinazione di due tipologie d’investimento e la trasformazione di alcune opzioni binarie semplici in opzioni binarie vincenti. Cerchiamo di essere più pratici.

Una volta acquitate delle opzioni binarie At the money, vanno inserite nella corrente In the money pre reidurre le perdite. Questo tipo di strategia però, si attua soltanto nel caso in cui il prezzo di uno stock sia fermo tra i valori di riferimento delle due opzioni binarie citate.

Combinando l’acquisto di opzioni call e put sullo stesso stock in una doppia posizione, non si resta mai delusi.

Mercato dell’arte: cosa acquistare in base al budget

 Secondo le più recenti stime degli analisti del settore, un portafogli di investimento redditizio e poco rischioso deve avere almeno il 15/20% del capitale disponibile investito in opere d’arte.

Quindi, è necessario avere un quadro chiaro della situazione di questa particolare tipo di mercato per riuscire a fare gli acquisti giusti in base alle proprie possibilità di investimento e al proprio profilo di investitore. Il discrimine per l’acquisto di una o più opere d’arte è sicuramente il budget disponibile. Cerchiamo di capire cosa è meglio acquistare in base alle diverse fasce di investimento.

Con un budget basso, che va dai 5 ai 25 mila euro investibili, la scelta migliore ricade sull’arte contemporanea e sul design: due opere da almeno 2000 euro l’uno di artisti emergenti, a cui si può affiancare un’opera più costosa di un artista affermato.

Dai 50 mila fino ai 100 mila euro di budget disponibile sono da utilizzare per l’acquisto di oggetti e complementi d’arredo dell’Ottocento, stampe e disegni antichi, per poi puntare su un investimento sostanzioso su uno o più artisti degli anni ’70.

Per capitali investibili in arte che arrivano fino a 500 mila euro, la scelta migliore è almeno un quadro di una artista del Seicento o del Settecento (10% del capitale totale), 30% da destinare all’acquisto di opere contemporanee statunitensi, 10/15% in più opere italiane del Settecento e il restante in gioielli  e pietre preziose.