Accise più alte per i tabacchi

Il Governo approva il decreto sulle accise dei tabacchi. A partire dal primo giorno del prossimo anno, i fumatori dovranno fronteggiare l’ascesa del prelievo fiscale sui pacchetti che costano fino a 4 euro e 40 centesimi.

Come si vendono le sigarette elettroniche

 Le sigarette elettroniche sono state uno dei più promettenti business degli ultimi dieci anni. Inventate in Cina nel 2003, paese in cui, paradossalmente, sono state successivamente vietate, sono approdate in occidente come un’isola felice che ha reso altrettanto soddisfatti venditori e consumatori. In breve tempo sono riuscite ad intaccare il monopolio detenuto sui tabacchi dalle istituzioni nazionali. 

Minore gettito IVA per effetto della crisi economica

 Il Dipartimento delle Finanze ha comunicato i dati sulle entrate tributarie nei primi 10 mesi di quest’anno. I dati sono stabili e risentono della crisi economica di questo periodo. In effetti, c’è una riduzione significativa del gettito che deriva dall’IVA che è quantificabile in 3,4 miliardi. Questo significa quindi meno entrate per l’erario.
La riduzione del gettito riguarda la componente che si riferisce agli scambi interni con un -0,9% e quella del prelievo sulle importazioni con un -19,7%. La  situazione economica difficile di questi anni è un aspetto che spiega questi dati.
Il gettito IVA sugli scambi interni è in calo, ma comunque migliora nel confronto tra ottobre e settembre facendo registrare un +0,7%, come ha mostrato il Ministero del Tesoro. Una crescita che si era già vista nei mesi di giugno, luglio e settembre e che arriva al 5,3%.
Le entrate tributarie erariali dei primi 10 mesi del 2013 sono di 321,7 miliardi di euro. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso il rapporto è praticamente stabile con un -0,3%.
La politica e le azioni di lotta all’evasione fiscale hanno mostrato i loro frutti con entrate nel periodo che va da gennaio a ottobre di 5,8 miliardi di euro. In aumento le entrate che si riferiscono ai giochi dello 0,5% che equivalgono a 53 milioni di euro. Le entrate dalla vendita dei tabacchi sono invece più basse anche per lo sviluppo della vendita delle sigarette elettroniche in questi primi 10 mesi dell’anno. Un dato che potrebbe cambiare tendenza considerato che il mercato in questo senso è cambiato in questi ultimi mesi.

Una nuova tassa sulle sigarette elettroniche?

 E’ stato recentemente presentato dai relatori del decreto sui debiti della Pubblica Amministrazione un emendamento che vorrebbe l’ introduzione di una tassa al fine di recuperare ulteriori risorse: quella sulle sigarette elettroniche.

Il testo dell’ emendamento, che per ora si trova ancora sotto forma di bozza, prevederebbe la tassazione di prodotti contenenti nicotina o sostitutivi del tabacco, quindi andrebbe, in pratica, a imporre la vecchia accisa sul tabacco anche a prodotti che in realtà non lo contengono.

> Accisa

Dalla tassazione dei prodotti sostitutivi del tabacco come le sigarette elettroniche, lo Stato potrebbe recuperare qualche milione di euro, cifre che, in tempi di grandi ristrettezze e di grandi recuperi, servirebbero comunque a fare cassa, anche se l’ ammontare specifico dei debiti della Pubblica Amministrazione si aggira intorno ai 40 miliardi. E’ per questo motivo che di tale provvedimento si era già parlato in aprile.

Le sigarette di contrabbando rubano un miliardo l’anno allo Stato

L’ altro motivo per cui se ne continua a parlare, nonostante il piede di guerra su cui si sono posti immediatamente i venditori delle sigarette elettroniche, è il fatto che lo Stato italiano deve cercare di recuperare quei 200 milioni di euro circa che le e-cig hanno mandato in fumo all’ erario, facendo improvvisamente calare le vendite delle sigarette tradizionali. L’ ultima parola sulla questione, tuttavia, assicura Beretta, sottosegretario all’ Economia, spetta ai Monopoli di Stato.