Tasi 2014, è allarme per i rincari sugli immobili strumentali

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 Artigiani e piccoli imprenditori hanno lanciato un forte allarme per i possibili rincari previsti per la Tasi 2014: secondo un’elaborazione della Cgia di Mestre, infatti, quest’anno la tassa potrebbe abbattersi come una scura su una già debolissima ripresa economica con una stangata sugli immobili strumentali che potrebbe arrivare anche fino a 400 euro.

Rispetto allo scorso anno l’aumento della tassazione sugli immobili ad uso commerciale e produttivo potrebbe essere di circa 1,6 miliardi di euro in totale, con un aumento fino a 400 euro (l’11,4% in più) per i capannoni e fino a 140 euro (il 17,1% in più) per i negozi.

A questi dati, già di per sé allarmanti, la Cgia aggiunge quelli del confronto con la vecchia tassa sugli immobili, l’Ici: l’aumento in questo caso sarebbe pari all’89% per i capannoni e al 133% per i negozi.

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Continua ad aumentare, quindi, la pressione fiscale sugli immobili ad uso strumentale. Secondo la Cgia i fattori che porteranno a questo tipo di aumenti  –  anche se è ancora troppo presto per dire come sarà davvero la situazione, dato che, al momento, solo una decina di amministrazioni comunali hanno reso note le aliquote che saranno applicate – sono due: da un lato la riduzione della quota di Imu deducibile (dal 30% al 20%) e l’introduzione della Tasi (il nuovo tributo sui servizi indivisibili).

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L’aliquota base per l’applicazione della tassazione sugli immobili strumentali è stata fissata al 7,6 per mille, ma per adesso sono pochissimi i comuni che l’hanno applicata: la maggior parte ha deciso per un aumento che ha portato l’aliquota media fino al 9 per mille.

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