Tassi troppo bassi per Weidmann

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 La BCE è composta di tantissime persone che indipendentemente dall’unitarietà della condotta della banca centrale, possono avere opinioni differenti e manifestarle, considerando anche la situazione vissuta nel loro paese d’origine. Per esempio, lo stesso Mario Draghi, è stato accusato di essere troppo di parte e di aver sostenuto una cerca politica monetaria soltanto per fare un favore all’Italia. La BCE, al contrario, con la politica ribassista riguardo i tassi, ha soltanto provato una soluzione monetaria alla pessima situazione economica.

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Le banche centrali, in generale, sono state le protagoniste assolute del periodo di crisi economica, influenzando con la loro condotta, l’economia internazionale.

Una lotta valutaria tra Tokyo e Berlino

La notizia di cui vogliamo parlare oggi, però, riguarda una dichiarazione di Jens Weidmann che, da buon tedesco e da membro del Comitato direttivo della BCE, ha lanciato una frecciatina alla Banca Centrale. Secondo Weidmann questa politica monetaria rischia di avere conseguenze negative se prolungata ancora nel tempo. 

In pratica i tassi d’interesse così bassi potrebbero rendere lo sviluppo economico dipendente dalla politica monetaria. In pratica, quanto più si terranno i tassi d’interesse bassi, più sarà difficile abbandonare il programma di stimoli all’economia. Finora il taglio dei tassi è stato importante per la liquidità delle banche ma non bisogna tirare la corda. Meglio è pensare a nuove misure la cui efficacia sia garantita nel tempo.

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