Erdem Basci, governatore della Banca Centrale della Turchia, ha comunicato nella giornata di ieri di voler lasciare invariati allโ8,25% i tassi repo a una settimana, coerentemente con le aspettative della maggior parte degli analisti.
I rendimenti dei titoli di stato a 2 anni sono diminuiti ieri di sedici punti base allโ8,02%, il livello piรน basso toccato da un anno a questa parte, per poi risalire di 2 punti base in mattinata. La lira turca ha ceduto stamane lo 0,3% contro il dollaro a 2,2258.
Malgrado la politica monetaria non abbia avuto cambiamenti, il mercato ritiene che il taglio dei tassi sia vicino, visto che la stessa banca centrale ha ripetuto ieri di aspettarsi un marcato crollo dellโinflazione dallโinizio del 2015, anche in virtรน delle basse quotazioni del petrolio. La Turchia importa il 90% del greggio consumato e il 70% dellโenergia di cui necessita, ragion per cui il crollo dei prezzi energetici sta rafforzando la lira, che nel mese scorso ha guadagnato lo 0,9%.
Il parere degli investitori รจ il seguente:
Le partite correnti continueranno a migliorare nei prossimi mesi, proprio per effetto del minore costo dei beni energetici e ciรฒ dovrebbe spingere Basci a tagliare i tassi, anche per rinvigorire unโeconomia in rallentamento, con il pil cresciuto del 2,1% su base annua nel secondoย trimestre, il ritmo piรน basso dallโultimo trimestre del 2012. Lo stesso Basci ha comunicato al board precedente che lโinflazione dovrebbe scendere al 6,1% entro la fine del 2015 dal 9% di ottobre. Il target dellโistituto รจ del 5%, ma รจ stato superato di almeno il 3% dal marzo scorso. A gennaio, il governatore aveva piรน che raddoppiato i tassi, portandoli al 10%, salvo tagliarli successivamente per tre volte, fino a riportarli allโ8,25% attuale.