Whirlpool, sede Caserta in chiusura causa esuberi

Home > News > Italia > Whirlpool, sede Caserta in chiusura causa esuberi

Il piano industriale di Whirpool contempla la chiusura della Indesit di Caserta, dove lavorano circa 800 persone e del centro ricerca e sviluppo di None (Torino).

Una notizia, questa, che suona come uno scossone per lavoratori e sindacati.

 

In tutto, tra esuberi già previsti (940) e nuovi (400), i lavoratori che perderanno il lavoro sono 1340. L’ex società della famiglia Merloni era stata acquistata dal colosso Usa alla fine dello scorso anno e tolta dalla Borsa italiana. I manager non hanno mai confermato di voler garantire gli attuali livelli occupazionali, facendo preoccupare fin da subito le parti sociali.
L’azienda ha invitato i rappresentanti dei lavoratori e le associazioni sindacali a un incontro di approfondimento il prossimo 20 aprile. La chiusura dello stabilimento di Carinaro (CE) e del centro ricerca e sviluppo di None (TO) sono parte del piano, insieme al rafforzamento del polo dell’incasso a Cassinetta (VA) e alla creazione del polo per la produzione di piani cottura con l’integrazione degli stabilimenti di Albacina (AN) e Melano (AN). Whirpool stima 250 esuberi aggiuntivi negli stabilimenti, 150 nell’ambito della ricerca ed è disponibile a considerare “soluzioni che evitino procedure di mobilità unilaterali fino alla fine del 2018 in linea con lo spirito del Piano Italia“.

“Stiamo considerando la razionalizzazione delle funzioni amministrative e produttive tra Whirlpool e Indesit. Il gruppo integrato potrà unire le rispettive migliori esperienze e incrementare la capacità di utilizzazione degli impianti produttivi, generando significative efficienze da cui trarranno beneficio i clienti e i consumatori di tutta Europa”, avevano scritto nella nota emessa nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto. I sindacati avevano chiesto da subito l’intervento del governo.

Lascia un commento