Whirlpool, un piano per non far chiudere lo stabilimento di Carinaro

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Lo stabilimento di Carinaro non dovrà chiudere, bensì rientrare nel piano Whirlpool per l’Italia contemplando esuberi contenuti e non strutturali.

Sono questi i punti principali del nuovo piano industriale presentato in mattinata dai vertici di Whirlpool durante l’incontro con i sindacati al ministero dello Sviluppo economico. Il piano verte sull’impiego dei lavoratori senza esuberi e un polo europeo dei ricambi e accessori a Carinaro, lo stabilimento a Caserta.

Nonostante i passi avanti, che erano stati salutati già a metà della scorsa settimana dal leader Fiom, Maurizio Landini, come un buon auspicio per trovare un accordo, per i sindacati oggi non ci sono le condizioni per chiudere un’intesa tra azienda e sindacati. “Sicuramente non ci sono le condizioni per un’intesa oggi”, fanno sapere le fonti presenti all’incontro. “La Campania paga in termini di numeri un prezzo ancora eccessivamente elevato”, spiega il segretario della Uilm Campania, Giovanni Sgambati. “Sono fiducioso che le soluzioni proposte dall’azienda rappresentino una svolta e siano la base per giungere presto a una risoluzione definitiva e condivisa”, ha detto Davide Castiglioni, Ad Whirlpool Italia, in una nota commentando l’incontro al Mise.

Oggi emerge infatti che a Carinaro (lo stabilimento a maggior rischio chiusura), dove ora lavorano in 815, sarà portata la produzione di componentistica per l’area Emea che darà lavoro inizialmente a 320 operai con possibilità di crescita. A specificarlo è il segretario generale Fim, Marco Bentivogli, spiegando che a Caserta saranno investiti 8 milioni. Degli 815 addetti attualmente impiegati dallo stabilimento, spiegano le fonti che partecipano all’incontro, a regime da luglio 2016 resterebbero 200 come addetti diretti e 150 tramite la mobilità. Delle 500 persone in esubero, 200 verrebbero prepensionate, aggiungono le fonti, mentre delle 300 restanti la metà potrebbe uscire con mobilità incentivata e l’altra metà verrebbe trasferita: 100 presso lo stabilimento di Napoli, dove la nuova piattaforma produttiva dovrebbe portare a un aumento dei volumi, e 50 in altri siti.

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