Yahoo!, è crisi nera

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Crisi nera per Yahoo!. Un triste segno del tempo che passa, dal momento che questa azienda rappresenta senza dubbio una delle più grandi realtà se si parla dell’era dell’avvento ad internet.

Da pioniere del web a società che rischia di sparire dal mercato, in un iter difficile e caratterizzato da molte sconfitte. Yahoo!, lo storico primo grande motore di ricerca sul web fondato nel 1994, versa da anni in gravi difficoltà e recentemente vede decine di manager in fuga verso altri lidi.

Secondo il Wall Street Journal il Consiglio di Amministrazione della società guidata dall’ex dirigente Google, Marissa Mayer (incinta di due gemelli la cui nascita è imminente) e che dal 2012 ha tentato, invano, di rilanciare la società, sta valutando le opportunità di vendita delle sue attività ‘core’, ossia quelle come Yahoo Mail e News legate ad internet (valutate secondo analisti citati dalla Bibbia di Wall Street 3,9 miliardi di dollari).

In alternativa o insieme a questa opzione, si sta analizzando la possibilità di cedere la quota del 15% di azioni (da oltre 30 miliardi di dollari ci controvalore) del colosso di vendite online cinese Alibaba, ormai l’unico fiore all’occhiello rimasto alla società di Sunnyvale. Basti pensare che al momento Yahoo ha una controvalore di capitalizzazione di 31 miliardi di dollari. (nel 2008 Microsoft voleva acquisatre Yahoo! Per 44,6 miliardi di dollari ma dimostrando scarso senza della realtà, il co-fondatore Jerry Yang.

Il problema è che Yahoo non ha ricevuto alcuna assicurazione dal fisco statunitense (Irs) che la cessione delle azioni di Alibaba non sarà sottoposta alla tassazione di routine. Da oggi e fino a venerdi i vertici della società terranno riunioni fiume per decidere come procedere. Gli unici colpi riusciti a Mayer sono state alcune acquisizioni lungimiranti, come quella dei servizi web Thumblr e Flickr, ma già considerati maturi.

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