7 milioni di lavoro per il Cloud Computing, ma manca il personale qualificato

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Il cluod computing, l’ultima evoluzione tecnologica, è un settore dell’informatica di recente sviluppo che sfrutta le potenzialità della rete per l’archiviazione, la memorizzazione e l’elaborazione di dati. Si tratta di un servizio che viene offerto ad aziende e privati da un provider specifico che permette al cliente di fare tutte queste operazioni da remoto.

Si tratta di un settore in forte espansione ma che, purtroppo, potrebbe essere frenato proprio dalla mancanza di personale adeguatamente qualificate allo svolgimento delle mansioni necessarie. Secondo un recente studio della società di ricerca IDC commissionato dalla Microsoft, entro il 2015 i posti di lavoro disponibili sul mercato mondiale saranno circa sette milioni, che, se non si prenderanno provvedimenti nell’immediato, potrebbero anche rimanere scoperti.

Già da ora la situazione è preoccupante: mancano all’appello 1,7 milioni di persone che le diverse società stanno già ricercando. Mancano preparazione, certificazioni ed esperienza. Come spiega Cushing Anderson, vice presidente IDC, il cloud computing richiede una serie di competenze diverse rispetto a quelle richieste nel settore dell’IT fino ad ora e, di conseguenza, mancano anche i criteri per la selezione del personale.

Non vi è alcuna serie di criteri onnicomprensiva e universalmente valida per i posti di lavoro nel cloud computing. Pertanto, la formazione e la certificazione è fondamentale per la preparazione dei candidati al lavoro nel settore del cloud computing.

 

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