Le previsioni sui mercati per il 2014 Allianz Global Investor

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 Andreas Utermann Global Chief Investment Officer di Allianz, espone la sua visione: ”ย La reazione dei mercati emergenti alla prospettiva della riduzione dello stimolo monetario ci ha ricordato la crisi finanziaria asiatica del 1997. Mentre i mercati emergenti risentono ancora dellโ€™andamento dei flussi di capitale (obbligazioni e azioni dei mercati emergenti hanno registrato un deflusso netto di circa 46 miliardi di Dollari americani dal mese di maggio), possiamo individuare interessanti opportunitร  di acquisto”.

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“Sulla base dei fondamentali, la previsione di una nuova e diffusa crisi dei mercati emergenti ci sembra eccessiva. Quando scoppiรฒ la crisi finanziaria in Asia nel 1997 le economie coinvolte presentavano un deficit delle partite correnti tra lโ€™1,5 e il 5,9% del Pil per Corea del Sud, Indonesia, Tailandia, Filippine e Malesia. Tra questi paesi, solo lโ€™Indonesia continua a presentare un deficit delle partite correnti. Oggi i mercati emergenti sono in condizioni migliori, in grado di contrastare i fattori esterni, poichรฉ sono molto meno esposti al debito denominato in Dollari americani e in altre valute forti rispetto agli anni โ€˜90, hanno riserve in valuta estera piรน abbondanti, un rapporto tra debito estero e Pil piรน contenuto rispetto alle economie sviluppate e di conseguenza un indebitamento a breve termine molto piรน basso in percentuale delle riserve in valuta”.

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“Eppure, se da una parte lo scenario generale appare piรน favorevole rispetto a 15 anni fa, dallโ€™altra occorre operare un ย distinzione tra le diverse economie emergenti, in particolare sul fronte delle partite correnti. Paesi come lโ€™India, lโ€™Indonesia e la Turchia hanno un deficit delle partite correnti rispettivamente del 5,1%, 2,8% e 6,1% rispetto al Pil, e ciascuno di questi paesi deve affrontare diversi problemi strutturali. Il Brasile invece presenta un deficit piรน contenuto del 3,6% ย  deve affrontare un insieme di sfide tra cui la mancanza di competitivitร , la necessitร  di riforme fiscali e il fatto che il paese conta eccessivamente sui consumi alimentati dal credito. In tutti e quattro questi paesi si terranno le elezioni politiche nel 2014, e questo non sembra incoraggiare lโ€™applicazione delle riforme necessarie”.