Nulla di fatto per quanto riguarda l’Iva al 4% sulle ristrutturazioni e per ciรฒ che concerne gli affitti. Probabilmente, il decreto legge Sblocca Italia dovrร essere riscritto. Le modifiche approvate dalla Camera presso la commissione ambiente giorni fa sono destinate ad essere cancellate. La Ragioneria generale dello Stato e della Commissione Bilancio, infatti, ha detto no.
I controllori hanno puntato quaranta misure che non vanno bene e che hanno rallentato l’ufficializzazione del provvedimento.
Gli esperti spiegano cosรฌ cosa non va nell’attuale bozza del decreto:
Le due correzioni principali riguardano due emendamenti presentati dal M5S: il primo prevede, da una parte, la riduzione dellโaliquota Iva dal 10 al 4% sulle ristrutturazioni e, dallโaltra, lโincremento al 10% dellโIva sulle nuove costruzioni. Una norma che ha fatto scattare la protesta, tra lโaltro dellโAnce, lโassociazione dei costruttori. E in Parlamento critiche sono arrivate anche da Ncd. La seconda modifica approvata dalla commissione Ambiente, ma oggetto di critiche da piรน fronti, cancella lโobbligo per chi acquista una nuova casa di affittarla per otto anni a canone concordato per poter usufruire dello sconto Irpef del 20%. In entrambi i casi, come dโaltro canto hanno rilevato anche i tecnici della Camera, vi sarebbero problemi di copertura. Ragion per cui, una volta che il testo tornerร in commissione Ambiente i deputati dovranno prendere atto della necessitร di fare marcia indietro.
Nel mirino ci sono lo stanziamento di 50 milioni aggiuntivi nel Fondo emergenze nazionali, il quale dovrebbero andare a favore di Genova e degli altri territori colpiti da calamitร , sfruttando il Fondo di coesione nazionale alle norme sulle autostrade.
Le correzioni dovrebbero giungere in commissione Ambiente a Montecitorio in tempo e domani mattina dovrebbero essere blindate dalla richiesta di fiducia da parte dell’esecutivo.