Expo Milano 2015, mancano cento giorni all’avvio. Mercoledì l’orologio dell’esposizione segna per l’ultima volta una data a tre cifre. L’apertura dei cancelli, il primo maggio, è sempre più vicina e i lavori procedono molto bene e a gran velocità.
In cantiere sono impegnati con turni di venti ore al giorno più di tremila operai che, quando sarà la volta di avviare gli allestimenti degli interni, supereranno la quota di quattromila.
Quali novità, dunque, da Milano?
Sono numerosi i camion, le auto e le ruspe. Il loro traffico viene normato da un codice stradale interno, provvisto di segnalazione di velocità massima consentita (15 km all’ora). Intanto, in virtù dei tour operator e dei rivenditori autorizzati, sono stati prenotati 7 milioni e mezzo di biglietti: sempre meno lontani, dunque, dalla quota 10 milioni che il presidente del Consiglio Matteo Renzi aveva indicato come obiettivo prima del taglio del nastro.
E proprio il premier sarà a Milano il 7 febbraio prossimo, insieme ad una nutrita schiera di ministri, al fine di partecipare alla giornata di lavori che darà forma e contenuto alla Carta Milano: il documento di impegno sui temi di Expo, dalla lotta allo spreco al diritto al cibo fino all’agricoltura sostenibile, la quale verrà sottoposta ai Paesi presenti ma anche ai visitatori dell’esposizione.
Per fare in modo che tutto sia pronto per il primo giorno di maggio si stanno cercando di recuperare i ritardi accumulati principalmente sulla zona che interessa al nostro Paese: quel Padiglione Italia dove, accanto al palazzo, saranno in mostra le eccellenze del nostro territorio e, fra gli altri, avrà casa anche l’Unione europea.