I gruppi bancari non fanno piรน credito, o sono le imprese che investono sempre meno? La domanda principale da porsi, in questa sede, รจ proprio questa.
Da molto tempoย le impreseย e gli operatori finanziari scaricano a vicenda le responsabilitร in merito a quello che รจ diventato il principale ostacolo alla ripresa economica. Infatti, malgradoย i ripetuti interventi della Banca centrale europea, la liquiditร non riesceย a transitare dai mercati finanziari all’economia reale.
Una parziale risposta arriva dal Barometro Crif (basato su un database che raccoglie i dati relativi a 77 milioni di posizioni creditizie, di cui piรน di otto milioni relative a utenti business) inerenteย alla domanda di credito da parte delle imprese. Dalla lettura dello studio emerge che nel corso del 2014 il dato รจ cresciuto del 7,4% rispetto al 2013, con le imprese individuali che hanno fatto segnare un +6,6% rispetto all’anno 2013 a fronte di un +7,9% delle societร di capitale. Dunque, le aziende non hanno smesso di bussare alle porte delle filiali, anche se questo dato affronta solo una parte della questione. Non rivela cioรจ se la domanda รจ relativa al ritrovato desiderio di investimenti (che porta con sรฉ nuova occupazione) o semplicemente finalizzata a finanziare il circolante (il dubbio sorge anche a guardare l’importo medio, limitato a 69.480 euro, e per altro in calo dell’1,6% rispetto al 2013). Nรฉ dice se le imprese dalle quali arrivano le richieste sono affidabili (per cui le banche possono confidare di vedersi restituire i prestiti) o meno.
Il Barometro offre un altro spunto interessante:
Se si isola l’andamento del solo quarto trimestre, la crescita rispetto allo stesso periodo del 2013 รจ limitata allo 0,5%. Occorrerร attendere i dati relativi all’inizio del 2015 per capire se si รจ trattato di un rallentamento temporaneo o se piuttosto si viaggia verso un’inversione del trend.ย In ogni caso quello che emerge dallo studio di Crif รจ indicativo di quello che sta succedendo all’economia italiana.