Siamo in un periodo diย alti e bassiย per quanto concerne ilย commercio internazionale italiano: secondo l’Istat, ad aprile la bilancia commerciale ha fatto segnareย un surplus di 3,7 miliardi, in crescita in confrontoย ai 3,5 miliardi dell’aprile 2014.
Al netto dell’energia, la bilancia rimane comunqueย positiva per 7 miliardi, mentre nei primi quattro mesi l’attivo ha toccato quotaย 11,5 miliardi. Rispetto al mese precedente, ad aprile 2015, il valore delle importazioni รจ sostanzialmente stazionario, mentre per le esportazioni si rileva una lieve flessione (-0,8%).
Ci sono, tuttavia, anche altreย criticitร da evidenziare. A tradire il made in Italy sono stati i Paesi fuori dal Vecchio continente: “La diminuzione congiunturale dellโexport รจ la sintesi di una contenuta crescita delle vendite verso i mercati Ue (+0,2%) e di una piรน marcata diminuzione verso quelli extra Ue (-1,9%)”, dicono gli statistici che aggiungono: “I beni strumentali (-3,9%) sono in forte calo, mentre i prodotti energetici sono in crescita (+9,9%)”.
Diverso il discorso se si guarda ai dati tendenziali, cioรจ alla variazione annua: ad aprile, infatti, l’Istat traccia una “ampia crescita tendenziale delle esportazioni (+9,0%)”, che “รจ trainata dalle vendite verso lโarea extra Ue (+12,3%). Valori medi unitari (+3,7%) e volumi (+5,1%) sono entrambi in aumento. Nello stesso mese, il rilevante incremento tendenziale dellโimport (+9,3%) รจ determinato dalla crescita degli acquisti sia dallโarea Ue (+11,6%) sia da quella extra Ue (+6,3%). La forte crescita tendenziale per entrambi i flussi รจ influenzata da una differenza nei giorni lavorativi (21 ad aprile 2015 rispetto a 20 ad aprile 2014). Una dinamica ampiamente positiva รจ comunque confermata anche dai dati corretti per i giorni di calendario, che mostrano una variazione tendenziale pari a +5,4% per le esportazioni e +7,3% per le importazioni”.