Buone notizie per quanto concerne laย ripresa italiana, che malgrado siaย confinata a livelli da prefisso telefonico si mostra piรน forte delle attese: l’Istat ha rivisto al rialzo le stime del Pil riguardantiย il primo e ilย secondo trimestre del 2015.
Durante i primi tre mesi dell’anno il Prodotto interno lordo รจ cresciutoย dello 0,4%.ย Durante ilย secondo trimestre il Pil รจ cresciuto dello 0,3% in confrontoย al trimestre precedente e dello 0,7% nei confronti del secondo trimestre del 2014. Buone notizie per il governo, insieme al calo della disoccupazione, che ha stimato per l’intero 2015 una crescita dello 0,7% e puรฒ ora pensare di centrare l’obiettivo con meno patemi: giร ora la variazione acquisita per il 2015 (ipotizzando che nulla cambi negli ultimi due periodi) รจ dello 0,6%, quindi basta un piccolo sforzo ulteriore per centrare l’obiettivo. O, magari, fare qualcosa di meglio. E arriva, sui social, il commento di Matteo Renzi: “Cresce il Pil, crescono gli occupati, meno disoccupazione. Le riforme servono”, scrive il premier.
Le attese degli analisti di Intesa, nella nota mattutina, erano per la conferma della crescita allo 0,2%. A valle dei dati, sottolineano ora che “la buona notizia รจ che dopo queste revisioni la crescita ‘acquisita’ per il 2015 (ipotizzando cioรจ una stagnazione nel resto dellโanno) sale a 0,6%. Assumendo (come nel nostro scenario centrale) un +0,3% trimestrale nei restanti trimestri dellโanno, si arriverebbe a 0,8% (al di sopra sia della nostra attuale previsione che di quella inserita dal governo nel Def)”. Tornando all’Istat, i dati del secondo periodo dell’anno dicono che “i principali aggregati della domanda interna hanno mostrato andamenti dissimili, con i consumi finali nazionali in aumento dello 0,3% (+0,4% per i consumi finali dei residenti) e gli investimenti fissi lordi in diminuzione dello 0,3%. Riguardo alle componenti estere si รจ registrata una crescita piรน intensa per le importazioni (+2,2%) che per le esportazioni (+1,2%)”.