Immaginate di fare un giro per la Capitale oppure di visitare una grossa metropoli italiana. Non avrete difficoltร a riconoscere tra le botteghe aperte di domenica, anche i famosi Money Transfer, quei servizi, spesso gestiti da extracomunitari, che consentono dโinviare denaro dallโItalia allโestero.
In questo momento tutti gli istituti di pagamento, gli agenti italiani e quelli stranieri, sono tenuti a rispettare gli adempimenti indicati nellโarticolo 11 del decreto legge numero 201 del 2011 e sembra che lโAgenizia delle Entrate sia decisa a tenere sotto controllo la situazione.
โบAbbinamento: base dellโinvestimento
In pratica, tutti gli operatori finanziari dellโUnione Europea che per il trasferimento di denaro usano le strutture italiane, dovranno trasmettere i dati collegati allโattivitร svolta, in piรน dovranno rispondere alle richieste legate alle indagini finanziarie.
A spiegarlo nei dettagli รจ una nota dellโAgenzia delle Entrate pubblicata lโ11 aprile 2013.
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Gli istituti di pagamento, di qualsiasi nazionalitร , autorizzati ad operare nel nostro paese anche senza succursali, soltanto attraverso lโerogazione di servizi, devono fare almeno due cose: in primo luogo ogni mese devono inviare allโarchivio dei rapporti finanziari lโesistenza di relazioni compiute per conto proprio o per terzi, indicando i dati anagrafici degli attori. Poi annualmente devono fornire informazioni integrative dove rischesto. In secondo luogo รจ necessario predisporre una procedura telematica per le richieste dโindagini finanziarie inoltrate dallโAmministrazione finanziaria italiana.